Festa di Liberazione come “fondamento etico, giuridico e morale del nostro Paese”, così il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha salutato le celebrazioni per il 25 Aprile che, come di consueto, si sono svolte su più tappe: prima la Santa Messa presso la chiesa di San Giuseppe, poi la deposizione delle corone di alloro presso il Monumento ai caduti di tutte le guerre in piazza Caprioli, al Monumento ai caduti del mare di via Adriatica e in piazza Brigata Maiella. Presenti all’evento, i rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e d’Arma e dell’Anpi.
Durante la prima tappa, è stato il sindaco Menna – dopo l’alzabandiera e la deposizione della corona – a ricordare l’importanza della celebrazione di valori “per cui dobbiamo continuare a combattere, in onore di quanti si sono sacrificati per liberarci dalla minaccia del nazifascismo e delle ideologie del Novecento che hanno condizionato in negativo la nostra storia”.
Presso il Monumento ai Caduti del Mare, invece la Preghiera del marinaio, recitata da un rappresentante dell’Anmi, che – come spiegato dal presidente della stessa associazione, Luca Di Donato – è stata dedicata al compianto Mario Pollutri, nell’anniversario della sua scomparsa.
Ultima tappa in piazza Brigata Maiella, dove è stata scoperta una targa in memoria di Vittorio Travaglini, di Casalbordino, ricordato con le parole di Ettore Troilo, comandante della Brigata Maiella, lette da Bianca Campli dell’Anpi. A seguire, l’intervento del sindaco di Fresagrandinaria, Giovanni Di Stefano, che ha ricordato un altro caduto per la Liberazione, Armando Ottaviano, originario proprio del piccolo centro del Vastese. Ottaviano fu ucciso nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine. A ripercorrere la sua vita, il ricordo di Antonino Orlando, dell’Anpi Vasto.
In conclusione l’intervento della vicesindaca Paola Cianci, che ha rivendicato l’attenzione dell’amministrazione comunale nella promozione delle celebrazioni della festa di Liberazione: “Il 25 aprile – ha sottolineato Cianci – è la festa di tutti gli italiani liberi“. La vicesindaca ha poi ricordato il ruolo della Brigata Maiella, attiva anche dopo la liberazione dei territori abruzzesi nel nord Italia. Nelle parole di Paola Cianci anche il riconoscimento di quella “resistenza umanitaria” portata avanti dalla popolazione abruzzese a favore dei perseguitati dal nazifascismo. Per chiudere, Paola Cianci ha citato il noto discorso sulla Costutuzione di Piero Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione”.