“Inutili inaugurazioni”, così il consigliere comunale de Il Nuovo Faro, Edmondo Laudazi, a commento dell’intitolazione della strada a don Milani [LEGGI QUI] e l’inaugurazione della Day Surgery ospedaliera [LEGGI QUI]: “La inaugurazione di una strada all’esclusivo servizio di un privato ed intestata a Don Milani probabilmente provocherebbe lo sconcerto dello stesso, oggetto di una discutibile intestazione”, mentre “la inaugurazione celebrativa della nuova Day Surgery ospedaliera, avvenuta alla presenza di tutto lo Stato maggiore della Asl 2 Chieti-Lanciano-Vasto, conferma addirittura come la attuale Direzione generale prosegua nella azione di spoglio dei servizi sanitari destinati ai vastesi perché, ancora una volta, viene venduta come incredibile innovazione la semplice ristrutturazione di alcune sale dell’ospedale rispetto alla quale non si intravvede alcun miglioramento funzionale. Il Direttore generale ed il sindaco avrebbero fatto meglio a preoccuparsi del servizio di Chirurgia generale e della Radiologia, reparti ambedue semi-comatosi che abbisognano di interventi urgenti. Prima di andare via il Direttore generale cerchi invece, su indicazione del competente Assessore alla Programmazione sanitaria, di premurarsi di attivare il servizio di Emodinamica e di rimuovere gli ostacoli funzionali, sotto gli occhi di tutti, per la ricostituzione ed il potenziamento dei servizi ospedalieri destinati agli utenti del Vastese”. Per Laudazi, quindi l’amministrazione di Vasto dovrebbe occuparsi invece di opere pubbliche: “Costruzione di un parco in via San Rocco; rete fognante a San Nicola; approdo turistico in località Trave; sistemazione Villa Dinamica della 167; programma intergrato di Social Housing; bretella di variante interna a Vasto Marina; ristrutturazione vecchia stazione ferroviaria, e altro, questi sono gli interventi di cui hanno bisogno i vastesi e che possono essere realizzati anche con eventuali accordi di programma”.
E sull’inaugurazione della Day Surgery, arriva anche il commento di Pino Piccirilli che, a seguito di una triste vicenda personale [LEGGI QUI] aveva invitato la politica a non strumentalizzare la questione sanitaria a fini elettorali [LEGGI QUI]. “Questa struttura doveva essere realizzata ieri, oggi è già tardi. Otto posti letto dal mio punto di vista, (non conosco i meccanismi ospedalieri), ma oggi potrebbero già essere insufficienti. La spesa reclamizzata probabilmente si riferisce al quadro economico complessivo e se così è la cifra per lavori al massimo può essere stata intorno a 260 mila 265 mila euro, escluso l’eventuale ribasso d’asta, se esiste. Un anno di lavoro per ultimare l’opera… una follia. Per somme di quel genere i tempi di realizzazione concesse da amministrazioni serie non è superiore a giorni 90, considerando anche che buona parte della spesa si riferisce a forniture, non a lavori. Personalmente mi sono fatto l’idea che i tempi di apertura, ripeto di questa piccolissima opera, siano stati scientificamente calcolati e reclamizzati dalla politica per tacitare la protesta che i cittadini vastesi stanno manifestando apponendo le loro firme al fine di ottenere strutture adeguate a tutela della propria salute. Voglio ricordare alla politica e al sindaco di Vasto in particolare, che Lui è il primo responsabile della salute dei cittadini della sua città. Lancio una provocazione, chiarendo una cosa che forse sfugge ai più: il costo di una sala Emodinamica si aggira tra 1.200.000 e 2.000.000 di euro, ricordate che nei bilanci regionali appaiono negli ultimi due anni 15 milioni per la sanità privata. Inoltre pensate a quanti nostri cari avremmo salvato o quanti cardiopatici gravi in meno avremmo nelle nostre case, tutti bisognosi di assistenza, se avessimo avuto una sala emodinamica a Vasto. Bene oggi dico a tutti che una sala Emodinamica non basta più, alziamo l’asticella e lo dico ai cittadini vastesi, pretendiamo tutti insieme, dalla politica, che ci diano una sala ibrida al fine di preservare le nostre spoglie mortali il più allungo possibile. Io lo chiedo con forza e spero che insieme a me tutti i cittadini vastesi dicano: vogliamo una sala Ibrida e vogliamo che sia realizzata in tempi strettissimi e per strettissimi non intendiamo anni, al massimo mesi”.