Cittadini di strada Istonia sul piede di guerra a San Salvo tanto da avviare una petizione-esposto. Al centro della disputa ci sono la musica ad alto volume e gli schiamazzi notturni. I residenti hanno raccolto decine di firme inviate – insieme alla descrizione di quanto accade – alle autorità cittadine (sindaco, carabinieri, vigili urbani) e non solo: Finanza, questore e prefetto di Chieti. La comunicazione è già avvenuta una volta nel novembre scorso, ma la situazione è rimasta invariata accentuando l’esperazione.
I firmatari denunciano la presenza di musica ad altissimo volume udibile anche all’esterno a causa di un ambiente non adeguatamente insonorizzato soprattutto in alcuni giorni della settimana.
“Si segnala – scrivono i residenti – che qui vive anche chi lavora in fabbrica e dovendo iniziare il turno avrebbe estremo bisogno di dormire, ma ciò in alcune serate non è assolutamente possibile. Ci sono famiglie con bimbi piccoli e altre, com’è immaginabile, con malati cronici. Ci sentiamo calpestati nei nostri diritti”.
La rabbia dei residenti di strada Istonia promotori della petizione è poi ampliata da altri problemi contingenti: “Il consumo delle bevande, anche alcoliche e superalcoliche – scrivono – avviene sulla strada e sulle strade laterali, come pure i bisogni corporali delle centinaia di avventori. Lo stazionamento e il bivacco di tanta gente, come è immaginabile, si protrae con urla e schiamazzi ben oltre la chiusura di uno dei locali davanti alle nostre case e sotto le nostre finestre. L’intrattenimento degli avventori e quello musicale avviene sulla pubblica via e una o due volte l’anno con blocco totale della circolazione stradale”.
Con la petizione i firmatari chiedono alle autorità la verifica delle autorizzazioni alla protrazione dell’orario di chiusura, della somministrazione delle bevande alcoliche e superalcoliche e dell’uso delle apparecchiature acustiche pregando le istituzioni “di prendere in dovuta e doverosa considerazione che anche tutti i cittadini che risiedono e abitano nel circondario hanno il sacrosanto diritto alla loro quiete, al loro riposo, al loro benessere ed alla tutela della qualità della propria vita”.