Se n’è andata all’età di 96 anni, dopo un ricovero nel reparto di medicina dell’ospedale Renzetti, Rita Bomba, storica giornalaia di corso Trento e Trieste. Rita, con la sua edicola nella traversa del corso che costeggia il Palazzo degl Studi, un tempo Liceo Classico, sarà sicuramente ricordata come una istituzione della vita cittadina, passaggio obbligato, memoria storica e snodo fondamentale tra storie e giornalisti.
“Quando non c’erano ancora le email, – racconta Mario Giancristofaro, giornalista del Messaggero – l’edicola di Rita era il luogo prescelto dove politici e associazioni lasciavano i loro comunicati stampa e lei aveva predisposto uno scaffale dove li metteva da parte per noi. Non era una semplice edicola, ma un vero e proprio crocevia in cui era piacevole trattenersi e magari incontrare anche qualche personalità per farsi rilasciare una dichiarazione esclusiva. – riferisce Giancristofaro a Zonalocale – Oltre ad essere una sorta di ‘casella di posta’, per noi giornalisti era anche un’attendibile fonte orale. Quando succedeva qualcosa di eclatante, un incidente o un furto, – dice – ci chiamava per raccontarci tutto così noi avevamo una notizia in più e lei un motivo in più per vendere giornali il giorno successivo. Insomma, un bellissimo rapporto di fiducia e stima reciproca tra giornalisti e giornalai”.
Negli anni ’90 aveva venduto la sua attività ma era comunque rimasta accanto ai nuovi proprietari con la sua immancabile sedia di legno, gli occhiali scuri con la montatura bianca e i capelli d’argento, evidentemente ancora troppo innamorata del suo lavoro per lasciarlo andare.
Mai sposata e senza figli, lascia il fratello Peppino e la nipote Nella. I funerali si terranno domani, mercoledì 12 aprile, alle ore 17.30, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio.