“Di ragazzi che si amano, come diceva Jacques Prévert, ne è pieno il mondo, ma di persone che continuano ad amarsi nell’oscurità della notte non ce ne sono poi tante. E’ di questi ultimi che preferisco raccontare, nella tenerezza e durezza di eventi che spostano equilibri e ne creano di nuovi, con la consapevolezza di tornare un po’ estranei e conoscersi daccapo come fosse il primo giorno”. E’ così che Irma Alleva, giovane scrittrice in erba frentana, presenta il suo libro “Eppure, restare”, un romanzo che racconta una storia d’amore particolare e che parte da uno scorcio di vita vissuta.
“Desideria e Cristiano, i due protagonisti, si trovano costretti a fare i conti con l’arrivo della malattia di lui, un linfoma, – ci dice Irma – proprio come è accaduto a me ed al mio fidanzato Nicola”. Ed è proprio da questa dolorosa esperienza che trae spunto e coraggio per scrivere il suo libro che comunque, tiene a precisarlo, “non è autobiografico”. Irma, e quindi Desideria, racconta la malattia dagli occhi di chi la vive di riflesso, senza angosce o negatività, ma solo con grande forza e voglia di guardare al futuro vedendo il bicchiere sempre mezzo pieno, nonostante tutto.
“La malattia e il cambiamento viaggiano sulla medesima linea, – spiega Irma – la quale può condurre a risvolti sorprendenti. Queste pagine vogliono liberare un messaggio positivo su argomenti tanto diffusi quanto delicati come sono i tumori, quasi un tabù che continua, giustamente, a fare tanta paura”. Pagine che ripercorrono sì la malattia, ma soprattutto il viaggio di una coppia che, nella difficoltà, si ritrova ancora più unita ed innamorata che mai.
“Affrontare una cosa simile ti fa conoscere nuovamente l’altro e capire cos’è davvero l’amore. – dice la scrittrice a Zonalocale – E proprio come ho scritto nel titolo del libro io sono voluta restare, non avrei potuto fare altro”. Una storia, quella di Desideria e Cristiano, che nel momento di maggiore difficoltà trova tutta l’energia tipica dell’amore, vero motore di tutto e che, senza tristezza né compatimento, vuole condurre alla riflessione sulla vita di “due comuni individui con un futuro scombinato da mille incertezze sovrapposte al bisogno assoluto di speranza, una speranza che si materializza in una rinascita lenta ed inarrestabile”.
Protagonista nel libro è anche l’associazione Linfovita Onlus che si propone di promuovere iniziative a favore dei pazienti affetti da linfoma e dei loro familiari e vuole essere una guida per meglio comprendere la diagnosi e la malattia attraverso informazioni semplici e facilmente comprensibili.
“Il 29 aprile prossimo presenterò il mio libro a Pescara e spero di poterlo fare presto anche a Lanciano” riferisce Irma Alleva. Intanto è possibile acquistarlo online su youcanprint, Amazon e Mondadori Store, e presto anche nelle librerie di Lanciano.
“La malattia ti costringe a guardare la vita con occhi nuovi ed a dare il giusto peso alle cose – conclude Irma – anche quando si torna a stare bene”. E se a dirlo è chi si commuove ancora pensando al giorno della guarigione, probabilmente conviene dargli retta.