Si chiama “Prima l’italiano” il nuovo progetto ideato da Lanciano Lab Onlus (LEGGI QUI per conoscere l’associazione) e che si inserisce all’interno del più ampio progetto “Incontri. Un ponte verso l’integrazione” (QUI l’articolo) che mira ad un vero e concreto inserimento dei migranti nella nostra società. La diversità, che spesso è percepita come una minaccia alla propria identità culturale, può sfociare in episodi di razzismo che nascono dalla paura di ciò che non si conosce e quale può essere un primo passo verso la vera integrazione se non l’apprendimento della lingua?
Proprio per questo è nata l’idea di una scuola di italiano per stranieri fatta da ragazzi per ragazzi, venuta fuori da una collaborazione tra Lanciano Lab e l’istituto De Titta. Saranno gli stessi studenti a vestire i panni degli insegnanti in modo tale da favorire il naturale processo di socializzazione, tipico nel gruppo dei pari, e creare nuove occasioni di scambi plurilinguistici e multiculturali.
“Saranno 5 gli alunni della scuola, Chiara, Eleonora, Italo, Jasmine e Amanda che diventeranno professori per i 24 ospiti del centro di accoglienza e li aiuteranno nell’apprendimento funzionale della nostra lingua. – dice Francesco Di Bucchianico – presidente Lanciano Lab – E per questa nuova avventura non possiamo che ringraziare la dirigente scolastica Daniela Rollo, le professoresse Teresa D’Amelio e Carmelita Piermatteo, Marco Marra della cooperativa Matrix, Domenico Zillotti per il Cas di Villa Elce e la Di Fonzo spa che ci aiuterà nel servizio di navette da Villa Elce all’istituto Fermi, dove si terranno le lezioni”.
Il progetto prevede 40 ore di lezione, dal 4 aprile al 31 maggio, ogni martedì e venerdì alle 15 alle 16.30, nell’istituto di viale Marconi. “Le lezioni saranno molto pratiche, – spiega Ileana Di Giacomo, Lanciano Lab – verrà utilizzato materiale autentico, come ad esempio i volantini della raccolta differenziata per insegnare i giorni della settimana o i colori”. Ciò che si punta a raggiungere è sì il livello A1 della conoscenza della lingua, ma soprattutto un reciproco scambio tra i ragazzi, “professori” e “alunni” dei propri usi e costumi.
“Questa è una delle prime attività di questo genere in Italia – commentano con orgoglio l’assessore alla Pubblica Istruzione Giacinto Verna ed il sindaco Mario Pupillo – e siamo felici che sia nata proprio qui, a dimostrazione di quanto la nostra Lanciano sia inclusiva e sensibile a certe tematiche”. Soddisfazione anche da parte della dirigente Daniela Rollo che, a chiusura della presentazione del progetto, ha auspicato la possibilità “di replicare l’esperienza anche in futuro”.