“Ho detto no a Tonino Marcello e al senatore Fabrizio Di Stefano riguardo una mia futura candidatura con questa maggioranza”. La doppia surroga di stamattina da il là a Nichi Argirò per ufficializzare in qualche modo la fine della sua esperienza politica con la prima coalizione di centrodestra alla guida della città.
Ad Argirò non è andata giù la scomparsa della lista elettorale di Forza Italia, sostituita dalla civica Per San Salvo [LEGGI]. Tra i principali promotori della nascita del partito in città (insieme al vicesindaco Angiolino Chiacchia e al neoconsigliere Vincenzo Larcinese), Argirò ha sentenziato: “Oggi muore il centrodestra a San Salvo. Tiziana Magnacca cancella Forza Italia, la lista più votata, e l’incoerente sono io? Che differenza ci sarà con le altre liste civiche? Nessuna, saranno tutte ugurali; almeno il Pd ha il coraggio di presentarsi con il proprio simbolo. Ho detto no agli amici Marcello e Di Stefano per una prossima ricandidatura. È meglio anche per voi, avrete un rompiscatole in meno, ma resta il rammarico per la scomparsa del simbolo”.
L’ex consigliere nella sua uscita dalla maggioranza di qualche tempo fa annunciò la volontà di correre alle prossime amministrative contro Tiziana Magnacca. È improbabile che lo faccia da candidato sindaco, non è quindi da escludersi un clamoroso apparentamento con le altre coalizioni già in campo.
LA DOPPIA SURROGA – Tony Faga e Fernando Artese in uscita, Fernando Fabrizio e Vincenzo Larcinese in entrata. Ultimi cambi in corsa per la maggioranza sansalvese che si appresta a votare l’ultimo bilancio del mandato. Stamattina ci sono state le surroghe dei due consiglieri che per problemi di salute hanno dovuto abbandonare l’assise civica a qualche giorno di distanza l’uno dall’altro.
A Tony Faga è subentrato Fernando Fabrizio (108 preferenze con San Salvo Città Nuova). Nel suo discorso iniziale ha ricordato come la sua candidatura di 5 anni fa sia avvenuta dopo “il muro di gomma da parte della passata amministrazione” riguardo le tematiche ambientali di cui all’epoca si fece promotore.
Vincenzo Larcinese (63 preferenze), invece, è uno degli ultimi “reduci” della lista Pdl (poi Forza Italia) di cinque anni fa, considerato che alle prossime amministrative il simbolo non ci sarà.