Diciotto ragazzi ed undici docenti provenienti dalla Turchia, dalla Spagna, dalla Slovacchia e dalla Polonia hanno condiviso nella scorsa settima, con un team di docenti italiani e con un gruppo di 26 alunni della scuola superiore di primo grado Raffaele Paolucci di Vasto, incontri ed esperienze orientate alla conoscenza delle tradizioni culinarie dei rispettivi paesi, alla ricerca della salubrità, del gusto e della preparazione dei cibi, nell’ambito del progetto Erasmus Health & Fitness.
Come raccontano dall’Istituto Comprensivo 1, “c’è stato un grande fermento di attività in quanto ogni delegazione ha preparato e proposto all’assaggio dei restanti partners quattro pietanze tradizionali. Non sono mancate poi esperienze dirette nella conoscenza delle tradizioni italiane ed in particolar modo abruzzesi: ragazzi e docenti hanno preso parte attiva a workshop sulla preparazione della pasta fatta in casa, sagnette, pezzate, gnocchi e chitarra e del formaggio fresco in modo coinvolgente e festeso. Le mani in pasta le hanno messe davvero tutti! Con la visita al centro storico di Vasto, la passeggiata sulle dune ed i giochi sulla spiaggia di Punta Penna, ragazzi e docenti hanno poi potuto godere delle bellezze che il nostro territorio offre”.
“Oltre che un’esperienza didattica, – proseguono dall’Istituto – il progetto è stato anche una riuscitissima prova di accoglienza e condivisione: i 18 studenti stranieri sono stati ospitati da 16 famiglie vastesi e grande è stata l’empatia che si è creata non solo tra ragazzi, ma anche tra genitori ed ospiti. Allargare per una settimana la propria famiglia, accettando per così dire nuovi temporanei genitori e, inversamente, nuovi temporanei figli, condividerne le abitudini, dormire sotto lo stesso tetto, comunicare (anche al di là delle difficoltà linguistiche, peraltro brillantemente superate) è stato forse uno dei migliori risultati di questo meeting. I progetti Erasmus confermano così la loro fondamentale valenza di avvicinamento tra culture diverse, di superamento delle differenze… anzi, di valorizzazione delle differenze stesse in un’ottica di reciproco accoglimento ed arricchimento”.