E’ stato approvato con i soli voti della maggioranza (astenuti Udc, Nuova Lanciano e Lanciano, contrari Forza Italia e Libertà in Azione) il nuovo statuto Ecolan con le modifiche sul controllo analogo resesi necessarie dopo la sentenza del Tar dello scorso autunno che annullava l’affidamento in house rendendo inefficace il contratto (QUI l’articolo).
“Io non so se questa sia la volta buona oppure no – ha introdotto l’assessore all’Ambiente Davide Caporale – ma noi restiamo convinti della nostra scelta e, pur dovendo affrontare la parte giuridica che ci impone il Tar, andremo avanti con Ecolan che in poco più di anno ha portato la differenziata in città a raggiungere la soglia del 70% circa”.
Una discussione, quella in aula, che è durata circa due ore, con la chiamata in causa anche del dirigente dell’avvocatura comunale, l’avvocato Carlini, dapprima assente, per parlare con lui di eventuali criticità e novità dello statuto (CLICCA QUI per il testo integrale) della partecipata che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti in città. “Con queste modifiche lo statuto si è adeguato alle disposizioni del Tar. – ha commentato la consigliera Elisabetta Merlino, presidente di commissione – Sono state eliminate le perplessità sull’esercizio del controllo analogo ed al socio affidante è stato dato un vero e proprio ruolo vincolante, che va a sostituire il mero parere e diritto di recesso che nello scorso autunno non aveva convinto il Tar”.
Dubbi e perplessità, invece, sono rimasti tra i banchi dell’opposizione che non si è mostrata ancora del tutto convinta di questa terza modifica. “Nessuno vuole mettere in dubbio Ecolan ed il suo servizio – ha detto Tonia Paolucci, capogruppo Libertà in Azione, prendendo la parola – ma ci troviamo a discutere l’argomento per la terza volta, vuol dire che più di qualcosa non va”. Dello stesso parere Graziella Di Campli (FI): “questo statuto ci è arrivato così già preconfezionato e noi possiamo solo prenderne atto. – ha detto – E’ questo il controllo che possiamo avere sull’ente? Inoltre mi domando quanto questa nuova redazione dello statuto sia costata alle tasche dei cittadini”.
Ha invece posto l’accento sulla duplice via portata avanti dalla Ecolan e dal Comune di Lanciano, Paolo Bomba (Nuova Lanciano). “Abbiamo presentato un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar e nello stesso tempo stiamo modificando lo statuto, insomma – si è chiesto – pensiamo che questo vecchio sia legittimo oppure no?”. A concludere gli interventi, per la minoranza, il consigliere Gabriele Di Bucchianico (Lanciano al centro) che ha ribadito come il servizio in città funzioni ma ha posto qualche perplessità sulla gestione stessa della partecipata. “Il servizio funziona, è evidente e la città e pulita – ha sottolineato Di Bucchianico – ma a preoccuparmi è la questione politica. Stiamo attenti a non far diventare Ecolan il solito carrozzone per cui mi permetto di richiedere maggiore trasparenza nella gestione e nelle assunzioni, altrimenti si rischia di rovinare tutto”.
A concludere l’assise con la propria dichiarazione di voto favorevole, il sindaco Mario Pupillo. “Il controllo analogo è una materia difficilissima che non compare neanche sui libri – ha detto – e ogni società deve modularlo a seconda delle proprie necessità. Questa amministrazione non ha sbagliato, noi ci fidiamo di Ecolan e continueremo su questa strada”.
Al momento, 49 dei 53 Comuni soci hanno già approvato il nuovo statuto Ecolan e una volta concluso questo passaggio, si tornerà ancora in consiglio comunale per il nuovo affidamento.