“A volte ritornano. Siamo venuti a conoscenza che il progetto Vastocem a Punta Penna, dopo 5 anni circa, è tornato nuovamente alla ribalta. La società proponente oggi è la Es.cal. srl, ci sono modifiche rispetto ad allora”. L’Arci di Vasto torna a schierarsi contro la realizzazione di un’industria del cemento a Punta Penna.
“Il progetto è sostanzialmente lo stesso: Impianto di produzione di leganti idraulici (cemento), recita la documentazione, praticamente un cementificio. Arenatosi anni fa, nello stesso periodo in cui contestammo i progetti di centrali a biomasse e Recogen di Puccioni, adesso è in fase di Vinca (Valutazione d’Incidenza Ambientale). Quella stessa Vinca, per la vicinanza al Sic, che l’Arci (insieme con le altre associazioni poi coalizzatesi nel Comitato Cittadino per la Tutela del Territorio) allora chiese con forza, praticamente quasi inascoltati. Torniamo a ribadire i motivi già espressi negli anni di critica e opposizione a questo progetto, che rimane a nostro avviso insostenibile con l’eccessiva vicinanza alla Riserva di Punta Aderci.
E, come già troppe volte detto e scritto negli anni, torna d’attualità l’annosa questione: le istituzioni, la politica, devono una volta per tutte intraprendere una strada, prendere decisioni sulla zona di Punta Penna e sulla sua vocazione”, ammonisce l’Arci, secondo cui “non è possibile affermare di voler valorizzare la Riserva, di puntare sul fiore all’occhiello del costituendo Parco Nazionale (a proposito, che fine ha fatto? Manca una firma, ma quando arriverà?) e poi approvare e permettere progetti come quello ex Vastocem? E’ più che urgente dirimere questo nodo scorsoio, alla luce anche delle criticità ambientali da noi varie volte sollevate negli anni. Ma alle quali non abbiamo mai trovato realmente risposta da chi di dovere”.