Ci sono anche i dipendenti della Sasi tra i circa 45 mila lavoratori del settore gas-acqua che oggi, venerdì 17 marzo, sono scesi in piazza per protestare per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto ormai dal 31 dicembre 2015.
I sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec Uil hanno inoltre dichiarato lo stato di agitazione con conseguente sospensione di ogni prestazione straordinaria, unitamente al blocco delle relazioni sindacali in tutto il settore. “E’ inaccettabile che dopo 14 mesi di trattative le proposte delle associazioni imprenditoriali siano del tutto sproporzionate e peggiorative, sia sotto il profilo normativo che sotto l’aspetto salariale”, dicono Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil.
I sindacati hanno quindi programmato assemblee in tutti i luoghi di lavoro, presidi di fronte alle aziende e iniziative di mobilitazione in tutti i territorio finalizzate a sbloccare il negoziato per il rinnovo del contratto nazionale.
“Per la prima volta anche i dipendenti Sasi si uniscono alla protesta nazionale. – dice il segretario interregionale Abruzzo e Molise Cisl, Donatino Primante, a Zonalocale – Stiamo riscontrando numerose difficoltà per il rinnovo del contratto, ma la nota positiva è che oggi siamo in tanti, anche Lanciano, a chiedere un cambio di rotta”.