La vicenda della chiusura della chiesa di San Nicola Vescovo di San Salvo [LEGGI] approda in consiglio comunale. A presentare un’interpellanza a riguardo è stato il gruppo di opposizione di San Salvo Democratica.
Tra i vari quesiti rivolti al sindaco, gli esponenti di Ssd, Angelo Angelucci, Domenico Di Stefano e Gabriele Marchese, chiedono se “vi siano altri edifici pubblici o luoghi di culto che hanno problemi statici nella nostra città”.
L’INTERPELLANZA
I sottoscritti Angelo Angelucci, Domenico Di Stefano e Gabriele Marchese Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare di San Salvo Democratica:
VENUTI a conoscenza dell’ordinanza del Sindaco n.16 del 15 marzo/2017 relativa alla chiusura temporanea della Chiesa San Nicola Vescovo per tutelare l’incolumità dei cittadini;
VALUTATO che tale decisione vieta la possibilità di esercitare all’interno della stessa qualsiasi funzione religiosa;
PREOCCUPATI delle conseguenze negative che tale decisione avrà nella comunità parrocchiale e più in generale nell’intera città;
CONSTATATO che da alcuni mesi vi è un dibattito aperto nella parrocchia e nella città tra sull’eventuale abbattimento e ricostruzione e che è nato invece un Comitato cittadino che ha raccolto già migliaia di firme in difesa della struttura e a favore della sua ristrutturazione;
ANALIZZATO che l’annuncio di demolire e ricostruire la chiesa perché pericolante è stata data dal parroco in data 29 gennaio u.s. durante una funzione religiosa e ripresa da tutti i media il giorno successivo;
INTERPELLANO
Per sapere:
– Quali sono i motivi per i quali il Sindaco è stata indotta ad emettere l’ordinanza di chiusura della Chiesa di San Nicola;
– Sulla base di quali documenti e relazioni tecniche è stata emesso tale provvedimento;
– Se è stato utile chiudere una Chiesa solo sulla base di una “valutazione tecnica di tipo speditiva e temporanea, condotta mediante osservazione visiva e sulla base di informazioni raccolte in loco” così come scritto nella relazione dei Vigili del Fuoco;
– Perché, se la Chiesa ha problemi statici, il sindaco non ha emesso l’ordinanza tempestivamente e conseguentemente all’annuncio fatto in data 29 gennaio u.s. e nei giorni seguenti;
– Se non era opportuno prima di chiudere la Chiesa, visti gli evidenti contrasti all’interno della comunità parrocchiale, dotarsi di una relazione tecnica che giustificasse la sua eventuale chiusura;
– Se al sindaco risulta che vi siano altri edifici pubblici o luoghi di culto che hanno problemi statici nella nostra città.