“Lesioni di tipo capillare in corrispondenza dei giunti di collegamento pilastri e murature di tamponamento, nonché sul solaio di copertura […]. Il problema potrebbe aggravarsi per effetto d’ulteriori sciami sismici ancora in atto nella regione”.
Queste parole sono il risultato del sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco sulla struttura della chiesa di San Nicola vescovo di San Salvo (il 10 marzo scorso) che ha convinto il sindaco Tiziana Magnacca a emettere l’ordinanza di chiusura temporanea dell’edificio di culto e dell’area esterna a partire da oggi 15 marzo “fino al completamento dei lavori necessari da eseguirsi sotto la guida di un tecnico qualificato e responsabile, consistenti in un’accurata verifica statica, nonché tutti i lavori d’assicurazione e consolidamento che il caso richiede”.
L’ordinanza è stata comunicata anche alla Curia che dovrà valutare il da farsi. Sulla questione è da tempo aperto un dibattito. Il parroco don Michele Carlucci aveva presentato al collegio dei consultori della diocesi una relazione che evidenziava la presunta convenienza di un abbattimento rispetto alla ristrutturazione. Il comitato di fedeli contrari alla demolizione hanno così instaurato un dialogo con il vescovo Bruno Forte affinché si valutassero soluzioni alternative [LEGGI].
Lo stesso comitato ha fatto eseguire un sopralluogo da parte di altri tecnici e oggi la notizia ha suscitato una certa sorpresa.
Domani mattina (ore 11) sulla questione il Comune ha indetto una conferenza stampa; probabile che saranno presenti anche esponenti del suddetto comitato.