“Il Comune di Vasto ha emanato un provvedimento di reiezione della domanda di permesso di costruire indirizzato ai miei genitori avverso il quale è ammesso – nel termine di 60 giorni dalla notifica – ricorso avverso il Tar Abruzzo. Il provvedimento è stato notificato in data 9 febbraio 2017 sicchè il termine per il deposito del ricorso andrà a scadere il prossimo 9 aprile. Gli avvocati stanno predisponendo il relativo ricorso”. Così replica Daniela Aiuto, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in merito alla vicenda edilizia relativa all’appartamento di via Nasci, a Vasto, in uso a suo padre, affermando che “la guardia di finanza non ha effettuato alcuna perquisizione” in Comune.
Poi, nella mail inviata ai giornalisti, definisce Stefano Moretti, che ha presentato l’esposto da cui è scaturito l’accertamento del Comune, “personaggio della mia città che, nel corso degli anni, ha cambiato più fazioni politiche, probabilmente in preda a confuzione ideologica, assando da Forza Italia alla Lega Nord (fondando la sede nella mia città)”, “fino a tentare due anni or sono il secondo approdo al M5S di Vasto, dove a causa delle sue idee non proprio da Movimento e con la pretesa di essere portato come candidato sindaco, veniva messo alla porta da tutto il gruppo”
Secondo Daniela Aiuto, Moretti avrebbe “iniziato contro di me, i miei collaboratori, il senatore Gianluca Castaldi, il consigliere regionale Pietro Smargiassi ed il Movimento 5 Stelle, una diffamazione mediatica fondata su fatti distorti, illazioni e menzogne”. Per questo, “ho incaricato i miei legali di tutelare la mia immagine e quella della mia famiglia in sede civile e penale. E’ arrivato il momento – conclude l’eurodeputata – di finire di infangare l’onestà delle persone ed il limite della mia pazienza è stato ampiamente superato”.