“Scriverò una lettera ai tre candidati, Renzi, Orlando e Emiliano. Chiederò di annullare il tesseramento a Vasto perché non sono stati garantite le condizioni di trasparenza. Lo chiederò a loro perché ormai non c’è da fidarsi dei tre commissari, Rapino, Zappalorto e Paolucci”. Angelo Bucciarelli getta altra benzina sul fuoco della campagna d’iscrizione al circolo di piazza del Popolo.
L’ex segretario provinciale della Margherita ed ex membro della segreteria locale del Pd, che quest’anno ha sottoscritto la tessera numero 1 del partito a Vasto, ha già presentato un ricorso alla Commissione nazionale di garanzia. E ora, dopo che il numero dei tesserati è stato rettificato da 440 a 356, torna ad attaccare: “Perché affannarsi tanto a giustificare il proprio operato? Evidentemente sono consapevoli che l’hanno fatta grossa e ora corrono ai ripari con argomenti che definire risibili è un eufemismo. Quindi, ricapitolando, non più 440 ma 356: meglio ridimensionare il numero delle tessere fatte contravvenendo alle regole che il Pd si è dato, imputando la responsabilità al dito traditore che sbagliò il conteggio.
In ogni associazione che si rispetti, il bravo dirigente, prima di dare i numeri, deve far quadrare gli incassi con gli iscritti e, per non commettere errori marchiani, aggiorna la cassa giorno per giorno, altrimenti è inaffidabile. Ci sono 1256 euro che ballano, che prima risultavano versati ed ora…ed ora…? Ed ora se li saranno ripresi il legittimo, o i legittimi, proprietario, evidentemente.
Confesso – conclude Bucciarelli – che raramente ho visto toccare vertici del ridicolo così alti e così facilmente”.