È il segreto di Pulcinella da qualche tempo. Sulla questione ex Golden Lady di Gissi c’è innanzitutto da fare una premessa. Nessuno a livello istituzionale e sindacale, ufficialmente, si dice a conoscenza di un possibile nuovo insediamento negli ex capannoni di Nerino Grassi che nel corso di un ventennio ha ospitato centinaia di lavoratori in gran parte donne. Le indiscrezioni che in passato hanno illuso i lavoratori (Adrilog, Emarc solo per citarne alcune e le fallite avventure di Silda e New Trade) evidentemente scottano ancora, ma forse oggi non si tratta solo di prudenza.
Gli indizi che abbiamo raccolto portano tutti a una direzione: il probabile insediamento all’interno dei capannoni ex-Golden del marchio di moda specializzato in maglieria e abiti Falconeri, facente parte del gruppo Calzedonia del patron Sandro Veronesi ex-genero proprio di quel Nerino Grassi che fece la fortuna della Val Sinello ai bei tempi di zio Remo (Gaspari).
GLI ANNUNCI DI LAVORO – In primis ci sono gli annunci di lavoro on line sullo stesso sito di Calzedonia. La multinazionale cerca “Tecnici di confezione capospalla destrutturato” [LEGGI] e “Tecnici per controllo qualità materie prime” [LEGGI], sede del lavoro: Gissi. Gli stessi annunci sono apparsi all’inizio dell’anno nuovo su Linkedin.
Ci sono poi le chiamate di una nota agenzia di ricerca di lavoro interinale che sta contattando gli iscritti nel proprio database per un impiego nel settore tessile (con particolare riferimento alla cucitura). Possiamo confermare quella che inizialmente veniva bollata come falsa voce da più parti (alcuni sindacati soprattutto) per diretta testimonianza di chi è stato contattato.
Il passaparola di una possibile riapertura pare abbia poi spinto diverse persone a portare il proprio curriculum nell’adiacente Golden Point, ma non sappiamo se e a che titolo questi vengono accettati.
I LAVORI IN CORSO – Nel luogo-simbolo della crisi lavorativa della Val Sinello è praticamente impossibile passare inosservati e non è riuscito a farlo chi oggi sta lavorando all’interno dei capannoni per non meglio specificati interventi di adeguamento. Secondo le indiscrezioni si starebbe controllando il rispetto delle norme antisismiche e operando sulle linee elettriche, ma si tratta solo di ipotesi. È certo, invece, che squadre di operai quotidianamente sono presenti nel capannone.
E che in corso ci siano “interventi preparatori” è un fatto conosciuto da chi frequenta giornalmente quella zona.
IL RESHORING DI FALCONERI – Un altro importante indizio arriva dall’intervista che il patron di Calzedonia ha rilasciato qualche mese fa (novembre 2016) al Sole 24 Ore. Veronesi viene interpellato sul momento d’oro dell’azienda (+30% di ricavati nel 2016, per un giro di affari di circa 70 milioni di euro) ma soprattutto sulla scelta di riportare in Italia alcune lavorazioni delocalizzate anni fa (in Romania soprattutto): un’operazione in controtendenza e in netto contrasto con quanto accadde con l’ex suocero che portò la Golden in Serbia tra gli elogi dell’allora ministro degli Esteri italiano e i pianti dei lavoratori del Vastese.
Veronesi annuncia alla giornalista Giulia Crivelli l’inaugurazione in questo anno di uno stabilimento abruzzese: “Nel 2017 inaugureremo un secondo stabilimento dedicato a Falconeri e in particolare a giacche e cappotti in maglia in Abruzzo, regione con una lunga tradizione nel tessile. Trovare il personale specializzato non è facile: noi ci rivolgiamo alle scuole, ma investiamo molto pure nella formazione interna” [LEGGI].
LA QUESTIONE APERTA – Tutto bello, ci mancherebbe; l’apertura di uno stabilimento produttivo nel Vastese sarebbe una manna dal cielo per l’occupazione nel territorio messa a dura prova dalle chiusure di realtà storiche. La questione irrisolta è sola una: qual è il destino degli ex Golden Lady? Oggi per tipologia di lavorazione (cucitura) parrebbero avvantaggiati, per professionalità acquisita, i lavoratori del pantalonificio Canali chiuso da poco. La grana di non poco conto pare sia anche sul tavolo della Regione Abruzzo che non vorrebbe lasciare nuovamente a piedi gli ex dipendenti di Nerino Grassi che oggi non sono più coperti dagli ammortizzatori sociali né in età giusta per la pensione. Oggi si vive una situazione di stallo.
Nel frattempo gli ex Golden da tempo stanno cercando di capirne di più interpellando amministatori (il sindaco di Gissi, Agostino Chieffo, soprattutto) e rappresentanti sindacali senza risultato
Non è stato ancora possibile raggiungere telefonicamente l’assessore alle Attività produttive, Giovanni Lolli. Confidustria Chieti-Pescara non è a conoscenza di quanto sta accadendo, come ci ha confermato Luigi Di Giosaffatte.
Intanto, le due ex rivali storiche, nonostante i passati legami famigliari, hanno già iniziato un processo di riavvicinamento in altre parti d’Italia (sostanziose commesse da parte di Calzedonia per Golden Lady, LEGGI). Che sia l’indizio che chiude il cerchio?