“I problemi di partito si risolvano nelle sedi opportune, senza coinvolgere la Radiologia o la Asl, che hanno altro a cui pensare”. Replica del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco, questa mattina in conferenza stampa alle polemiche sulle prestazioni del reparto dell’ospedale di Vasto, sollevate da più parti, tra cui rappresentanti della maggioranza in Consiglio regione, come Mario Olivieri, e rappresentanti del Pd, come la deputata Maria Amato. “Non vogliamo nascondere le difficoltà che riguardano tutti gli ospedali, non solo quello di Vasto, ma stiamo lavorando quotidianamente per risolverli, in accordo con l’assessore Silvio Paolucci“.
“A differenza di quanto detto dall’onorevole Amato – ha spiegato il direttore generale – sono 5 i dirigenti medici a orario pieno, con reperibilità notturna e per festivi, gli altri a tempo pieno, senza reperibilità. Come si evince dalla graduatoria dei dirigenti medici si evince che ben 12 medici hanno rifiutato di venire alla Radiologia di Vasto. Per questo stiamo attivando un bando per la mobilità interregionale“.
Come poi precisato dal direttore sanitario, Vincenzo Orsatti, l’azienda comunque deve rispettare i tetti di programmazione previsti dalla Regione: “Meno 800mila euro nel 2017 rispetto al 2016 e meno un milione tra 2018 e 2019. E nonostante tutto, siamo riusciti a mantenere i livelli di attività richiesti”.
Per quanto riguarda il “bidone” del telecomandato, il dottor Flacco ha spiegato che la direzione ha compiti di programmazione, non si occupa direttamente dell’acquisto di macchinari. Nello specifico, “il telecomandato è stato acquistato su Consip, come prevede la normativa. E comunque ci sono state 8 riparazioni in 4 mesi, non 30”.