Sono arrivati in circa 2 mila, con 35 pullman ed hanno chiesto attenzione e seri provvedimenti che possano aiutare i nostri territori duramente colpiti dal maltempo dello scorso gennaio. Si sono riuniti in piazza Montecitorio, a Roma, sindaci, amministratori, imprenditori e semplici cittadini abruzzesi per dire no al decreto Terremoto, all’eccessiva burocrazia, all’esiguità dei fondi stanziati ed il mancato inserimento di molte zone. Sono scesi in piazza per chiedere una modifica del decreto perché così, dicono, non funziona.
Presente anche il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo. “Sono a Roma al fianco dei miei colleghi del Teramano per sostenere le ragioni di una pronta modifica al Decreto Sisma. – afferma – Noi conosciamo lo stato delle nostre strade, delle nostre scuole, delle nostre strutture: stiamo contando ancora i danni, sia in termini economici che di affetti, per un mese che ci ha letteralmente messi in ginocchio, tra terremoti, frane e nevicate eccezionali. In ginocchio sì, ma non abbastanza però per stare fermi in un angolo: noi vogliamo e dobbiamo ripartire subito, e per farlo abbiamo bisogno di risorse immediate”.
A Roma anche i sindaci di 10 piccoli comuni della provincia di Chieti (QUI l’articolo), in piazza per chiedere provvedimenti urgenti per i danni del maltempo, opponendosi ancora all’accoglienza dei migranti nei territori.
Al fianco dei manifestanti anche i parlamenti abruzzesi, Stefania Pezzopane, Paola Pelino, Fabrizio Di Stefano e e Maria Amato.