Impone ai privati proprietari di aree verdi e agli amministratori di condominio che gestiscono aree verdi di contrastare la presenza nel territorio comunale della “processionaria del pino” l’ordinanza firmata questa mattina dal sindaco Mario Pupillo.
Questo particolare tipo di farfalla costituisce una minaccia per la produzione e la sopravvivenza di alcune specie arboree e può costituire un rischio per la salute delle persone e degli animali. I proprietari di aree verdi e gli amministratori di condominio che hanno in gestione aree verdi private devono dunque effettuare tutte le opportune verifiche e ispezioni sugli alberi presenti nelle loro proprietà per accertare la presenza di “nidi” della processionaria, con obbligo della rimozione e la distruzione dei nidi, come stabilito dal Decreto Ministeriale 30.12.2007. Le sanzioni per i trasgressori dell’ordinanza, su cui sono chiamati a vigilare Corpo Forestale dello Stato e Polizia Municipale, vanno dai 50 ai 500 euro.
Il bruco di questo lepidottero è dotato di una peluria urticante che può provocare irritazioni cutanee, oculari e alle vie respiratore quando è allo stato larvale. Gli uffici preposti sono stati allertati e sono previsti interventi dove sono stati già identificati dei nidi sui quali intervenire tempestivamente, visto che è necessario agire sui bozzoli per una soluzione efficace.
La Regione Abruzzo indica due tipi di procedura di lotta alla processionaria: meccanica, con sportazione e bruciatura dei rami con nidi entro il mese di marzo; microbiologica (bacillus thuringiensis), contro le larve di prima e seconda età da fine agosto a tutto settembre. Inoltre è consigliabile l’impiego, in giugno e luglio di trappole a feromoni per il monitoraggio dei voli e/o la cattura in massa di insetti adulti.