“Nella nostra unità operativa l’interruzione di gravidanza viene garantita e il diritto delle donne pienamente rispettato”. Lo sottolinea Francesco Matrullo, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Vasto, relativamente alla questione dei ginecologi obiettori di coscienza.
“Da gennaio 2016 abbiamo un medico obiettore nel nostro reparto – spiega Matrullo – e sono state circa 200 le interruzioni praticate lo scorso anno. Ma anche in precedenza il servizio è stato sempre puntualmente garantito, ed è questo l’unico dato che può interessare l’utenza. La modalità con cui viene assicurata la prestazione attiene a scelte organizzative che competono esclusivamente all’Azienda, che ha facoltà di impiegare le varie figure professionali secondo le esigenze dei diversi presidi e la domanda di prestazioni da soddisfare. Abbiamo il preciso dovere di assicurare un servizio, non certo quello di spiegare l’allocazione delle risorse umane. Mettiamo al centro della nostra azione la donna, sempre”.
Intanto da Lanciano è arrivata di recente la proposta alla Direzione Aziendale di accentrare il servizio di interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) in un’unica sede: “Si tratta – spiega il direttore dell’Ostetricia e ginecologia del Renzetti, Antonio Di Francesco – di una questione che non attiene solo ai ginecologi, ma coinvolge anestesisti, ostetriche, personale di sala. La Direzione sanitaria aziendale ha già avviato una ricognizione del personale non obiettore che potrebbe garantire il servizio in maniera organizzata. Un’ulteriore garanzia di professionalità per le donne”.