Giungono notizie confortanti, da lungo tempo attese, i cui contenuti suonano a ristoro dei tanti sacrifici a cui siamo sottoposti da anni. In questi giorni, infatti, è ben chiara un’inversione di tendenza per molti aspetti di vita comune.
Stanno per essere varati, nella giornata di martedì, alcuni provvedimenti, mantenuti nei cassetti in attesa maturassero le opportune condizioni, che hanno lo scopo di restituire fiducia in molti dei settori economici, nel campo della sicurezza e della convivenza civile.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nei prossimi giorni, proporrà al Consiglio dei Ministri un Decreto legge con cui si prevede l’abbassamento delle aliquote fiscali, in misura variabile tra il 40% ed il 60% ed a seconda delle categorie, ed inoltre si eleva la soglia di esenzione fiscale fino ad un massimo di 35.000 Euro l’anno. Di rilievo anche l’intervento nel campo del credito alle imprese. Viene infatti stabilito un tetto massimo al costo del denaro presso tutti gli istituti bancari: esso non potrà superare l’1,2% annuo. Il provvedimento sarà, successivamente, convertito in legge, dal Parlamento, entro 60 giorni dalla sua pubblicazione.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali rende noto che è terminata la fase di studio del Decreto legislativo, adottato per delega del Parlamento, che avrà lo scopo di risanare il deficit INPS con il trasferimento di risorse complessive pari ad 11 miliardi di Euro. Tra gli effetti immediati del provvedimento, l’aumento dell’80% e fin dal prossimo mese di giugno, delle pensioni minime. E’ prevista, inoltre, la diminuzione del 40% delle contribuzioni per le aziende pubbliche e private, sia per il dipendente che per il datore di lavoro. Anche altre le novità per il mondo del lavoro ed in modo puntuale per quanto attiene la lotta alla disoccupazione giovanile. Nella considerazione di un nuovo modello di sviluppo economico, è previsto, infatti, l’obbligo di assunzione di giovani, che abbiano compiuto il 28° anno di età, da parte di istituti bancari, aziende di produzione e fornitura di servizi ed enti pubblici in genere; sono previste misure finanziarie di accompagnamento per lo “startup” di giovani imprenditori e professionisti in possesso di laurea (in quest’ultimo caso, il sostegno è sottoposto alla condizione che il percorso di studi sia stato ultimato nei tempi previsti dagli specifici corsi di laurea e con preferenza per i possessori di titolo accademico corredato da più “master”).
Buone notizie anche dal Ministero della Giustizia. Sarà infatti abolito il Decreto legislativo n° 155 del 07/09/2012 per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, provvedimento con cui si sarebbe dovuto procedere al taglio dei Tribunali minori. L’intervento, che contiene anche misure per lo snellimento degli iter processuali, consentirà di vederne la conclusione, con sentenza definitiva, in un tempo pari ad 8 mesi, per quelli in materia civilistica, ed a 6 mesi per quelli di natura penale. Con un prossimo ed ulteriore intervento di perequazione, da emanare entro e non oltre il 2017, si interverrà anche in materia di procedimenti amministrativi. Inoltre, nella considerazione dei nuovi termini così stabiliti per i processi penali, appaiono superate tutte le norme relative alla fissazione dei tempi di prescrizione dei reati: nel confidare, infatti, nella certezza della celerità della giustizia, essi non saranno più soggetti ad estinzione.
Il Parlamento, dal canto suo, si accinge a legiferare in materia di “Convivenza civile”. E’ la prima volta che il legislatore interviene a regolare, puntualmente, i rapporti sociali tra cittadini, nel rispetto dei principi costituzionali: “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e personali” (Art. 3 della Costituzione). Sarà così fatto obbligo, nelle quotidiane circostanze d’incontro tra persone, siano esse occasionali o determinate da doveri d’ufficio o, comunque, di lavoro e sempre nel rispetto del richiamato Art. 3 della Costituzione, di intercalare, nelle conversazioni, termini quali: “buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, buonanotte, grazie, chiedo scusa, permesso, per cortesia”.
Il nuovo corso così intrapreso, qui evidenziato soltanto per il tramite di alcuni esempi delle misure di prossima approvazione da parte del Legislatore, ha l’obiettivo dichiarato di riconsegnare fiducia ai cittadini da tempo esasperati.
In ossequio alle proprie prerogative, con messaggio alle Camere ed in forma “urbi et orbi” per il Popolo italiano, la Presidenza della Repubblica diffonderà, nelle prossime ore ed a reti radiofoniche unificate, una nota in cui viene ribadito che:
1°) a Carnevale ogni scherzo vale,
2°) i festeggiamenti si svolgono in aree private e pubbliche in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi;
3°) nel rispetto dei caratteri propri di celebrazioni molto antiche, dionisiache o saturnali, sono temporaneamente sospesi gli obblighi sociali e di gerarchia per lasciar posto allo scherzo e ad una pur sempre misurata dissolutezza;
4°) una volta esaurito il periodo festivo carnascialesco, verranno ristabilite le consuetudinarie regole che resteranno in vigore fino all’inizio del Carnevale seguente;
5°) al periodo di gioia sfrenata del Carnevale segue la Quaresima, periodo di penitenza disciplinata;
6°) le maschere rappresentative Re Carnevale, come da tradizione, dovranno essere bruciate entro lo scadere della mezzanotte di “martedì grasso” e le ceneri disperse.
A scanso di ogni pericolosa evenienza, il sottoscritto provvederà ad indossare tuta ignifuga ed estintore. Buon Carnevale a tutti…