Tornata elettorale non particolarmente corposa quella in arrivo in primavera. Oltre a San Salvo (dove la discussione politica è in atto da tempo), i cittadini saranno chiamati a rinnovare le amministrazioni comunali di altri 4 comuni del Vastese: Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Furci e Fraine. Nell’ordinario decorso quinquennale era presente anche Celenza sul Trigno, ma le dimissioni anticipate di Andrea Venosini hanno portato alle elezioni anticipate dell’anno scorso vinte da Walter Di Laudo.
TENTATIVO N. 2 – Al posto di Celenza c’è Fraine, dove ci sarà il secondo tentativo di dare una nuova amministrazione al piccolo centro abitato dell’Alto Vastese. Nella scorsa primavera si presentò una sola lista, quella capeggiata da Filippo Stampone (Uniti per cambiare Fraine), dopo la clamorosa scelta dell’amministrazione uscente di gettare la spugna in anticipo e non partecipare. Il 5 giugno andò a votare solo il 25% degli aventi diritto, percentuale molto lontana dal quorum e paese affidato al commissario prefettizio Giuseppina Ferri [LEGGI].
Il gruppo di volenterosi sicuramente parteciperà alle elezioni e lo farà – molto probabilmente – premunendosi di una lista civetta per aggirare l’incubo quorum fortemente influenzato dall’alto numero di residenti all’estero. Non si conoscono invece le intenzioni dell’ultimo sindaco, Vincenzina Di Iorio, e del gruppo – almeno quello più stretto – di consiglieri, apparentemente allontanatisi dalla vita politica del paese.
TORNA LA CIVETTA? – Di liste-civetta ne sanno qualcosa nella vicina Castiglione Messer Marino, dove cinque anni fa ci fu bisogno della “Civetta per Castiglione” per evitare un secondo commissariamento dopo il quorum non raggiunto nel 2011. L’attuale primo cittadino Emilio Di Lizia (centrosinistra), a zonalocale.it, non nasconde il desiderio di lasciare alle nuove generazioni: “Sono entrato in consiglio comunale nell’aprile 1997, dopo 20 anni mi piacerebbe che si facessero avanti altri candidati di valore”. Di Lizia potrebbe comunque candidarsi sindaco essendo, questo, il primo mandato dopo il commissariamento.
L’uso della civetta dovrebbe essere scongiurato per questa tornata elettorale con il centrodestra storico pronto a tornare in campo e con i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle che potrebbero cercare di concretizzare i 312 voti per la lista di Grillo alle Politiche del 2013; un numero, questo, che li rese il partito più votato di Castiglione.
Fraine e Castiglione unite da un insolito destino non solo politico. I prossimi amministratori avranno a che fare con i lavori sulla Sp 162. Negli ultimi tavoli tecnici, dopo uno stand by che dura da due anni c’è stata la rassicurazione sull’inizio dei cantieri entro la fine del mese di marzo.
FURCI – Tutto fa pensare a Furci che l’amministrazione uscente di Angelo Marchione cercherà la conferma per un secondo mandato. Cinque anni fa ci fu la spallata (non scontata) all’amministrazione di lunga data di Angelo Argentieri, rappresentata alle elezioni dalla lista di Claudio Cianciosi. Sono stati cinque anni non tra i più semplici per i giovani amministratori alla prima esperienza, ma il gruppo storico che portò Marchione a diventare sindaco sarà della partita.
Dall’altra parte l’attuale esponente di opposizione Cianciosi dice che è troppo presto per rivelare se ci sono i margini (e soprattutto 11 candidati) per rinnovare la sfida politica. Sulle elezioni in arrivo c’è poi l’incognita Fratelli d’Italia. La locale sezione è passata da Forza Nuova al partito di Giorgia Meloni; nel 2013, alle Politiche, la formazione di estrema destra a Furci raccolse 41 voti.
CASTELGUIDONE – Anche in uno dei più piccoli comuni dell’entroterra vastese probabilmente il sindaco al primo mandato cercherà la conferma. Donato Sabatino, eletto 5 anni fa con il 56% dei voti, ci dice: “Di primo acchito sarei tentato a non ricandidarmi, ma siamo ancora in una primissima fase”.
La difficile conciliazione tra lavoro e amministrazione, le poche risorse a disposizione per i piccoli comuni che negli ultimi anni hanno dovuto fronteggiare emergenze continue rappresentano un forte elemento di riflessione per i sindaci in scadenza di mandato. Lo spirito di sacrificio alla fine probabilmente prevarrà.