Tiziana Magnacca, sindaca di San Salvo. I debiti del Civeta stanno diventando un grosso problema. Nell’assemblea dei sindaci, lei è intervenuta molto duramente contro la stabilizzazione degli interinali. Perché questa presa di posizione?
“Il presupposto della situazione in cui versa il Civeta è una condizione di finanza debole. Il debito è aggravato dalla sentenza che ha condannato il consorzio a risarcire oltre un milione di euro, ma anche dai costi di ammortamento relativi alla chiusura di due vasche per la raccolta dei rifiuti. Inoltre, c’è la stabilizzazione dei precari: 12 interinali scelti tramite la sola selezione politica. Quindi, il Civeta alza le tariffe a carico della comunità. E, in presenza di un surplus di personale, procede a una stabilizzazione che è un provvedimento contra ius, perché i posti di lavoro pubblici vanno assegnati tramite concorso pubblico. Inoltre, ci sono lavoratori che non vogliono passare dal Civeta al gestore privato perché a loro si applicherebbe il Jobs Act: scadenza del contratto dopo tre anni e minori tutele rispetto a quelle previste dall’attuale contratto collettivo nazionale del settore pubblico”.
Il Civeta aumenta le tariffe a carico dei Comuni. A pagare saranno i cittadini con un rincaro della Tari, la tassa sui rifiuti?
“Sì, perché la legge istitutiva della Tari prevede questo principio: i costi di gestione dei rifiuti devono essere coperti al 100% dai proventi della tassa. Quindi, il piano finanziario del Civeta prevede, a fronte di costi maggiori, un incremento delle tariffe a carico dei Comuni. Aumento che, di conseguenza, graverà sui cittadini. E’ assurdo quello che sta succedendo”.