Sono trascorsi 25 anni esatti. Il 17 febbraio è una data storica: il 17 febbraio 1992 inizia Tangentopoli. Comincia da Milano e si allarga a tutta la penisola. Il 1992 è l’anno in cui in Abruzzo viene arrestata l’intera Giunta regionale. Rocco Salini (morto il 2 dicembre 2016) è il primo governatore abruzzese a finire sotto inchiesta per l’utilizzo dei fondi Pop, 450 miliardi di lire di finanziamenti europei. Lui verrà condannato a un anno e 4 mesi, gli assessori assolti.
Il suoi successori, Vincenzo Del Colle (1992-1995) e Antonio Falconio (1995-2000) trascorrono il loro mandato senza guai giudiziari.
Diciassette anni di inchieste – Dal 2000 in poi, la magistratura indaga su tutti e quattro i presidenti della Regione. Sanitopoli coinvolge sia Giovanni Pace (centrodestra, governatore dal 2000 al 2005) indagato e poi assolto quando ha già terminato il suo mandato, sia Ottaviano Del Turco (2005-2008), che viene arrestato il 14 luglio 2008 e si dimette. Condannato in primo grado e in Appello, l’ex ministro ottiene nel 2016 in Cassazione un parziale annullamento della condanna e il rinvio a un nuovo processo, che si svolgerà in Corte d’Appello a Perugia, per la revisione della pena.
Nel 2014, quando mancano pochi mesi alle elezioni, Rimborsopoli coinvolge il governatore di centrodestra Gianni Chiodi e 25 tra assessori e consiglieri regionali. Il polverone si dirada, Chiodi viene assolto e anche gli altri tutti scagionati con assoluzioni o archiviazioni.
Ora è la volta di Luciano D’Alfonso, già finito nel 2008, da sindaco di Pescara, agli arresti domiciliari e assolto nel 2013 con formula piena per non aver commesso il fatto.
I 13 indagati del 2017 – Oltre al governatore D’Alfonso, la Procura dell’Aquila sta indaganto su Virgilio Basile, presidente dell’Ater di Pescara, Paolo D’Incecco, dirigente della Provincia di Pescara, Enrico Di Paolo, Tino Di Pietrantonio, geometra, Carmine Morelli, responsabile dell’ufficio manutenzione dell’Ater di Pescara, Claudio Ruffini, capo della segreteria di D’Alfonso, Eugenio Rosa, amministratore delegato della Icet Ingeneering di Castelli (Teramo), i progettisti Gianluca Marcantonio e Alessandro Pompa e i componenti della commissione di gara d’appalto: il presidente, Giancarlo Misantoni, l’ingegnere Silverio Salvi e l’architetto Roberto Guetti.