“Pur avendo rispetto della sentenza emessa, solo per amore di verità e per il rispetto che la mia bambina credo meriti” va sottolineato “che G.N. è stato assolto solo per l’insufficienza della prova”.
Lo rimarca C.G., padre della ragazza che, nel 2013, denunciò di essere stata vittima di violenza sessuale. Un professionista vastese fu arrestato e poi assolto in primo e, ieri, anche in secondo grado.
Il padre della giovane precisa che “l’assoluzione non è di ostacolo alla riproposizione, in sede civile, dell’azione, ben potendo il giudice civile procedere in modo autonomo alla rivalutazione del fatto e del materiale probatorio”, visto che si tratta di “una assoluzione che piena non è”.