I Consigli comunali possono negare il cambio di destinazione d’uso di un edificio, da turistico a residenziale, anche se la legge regionale lo consente. E’ una scelta discrezionale: lo ha sancito il Tar di Pescara, dando ragione al Comune di Vasto nella vicenda legale in cui l’amministrazione si opponeva alla società che ha costruito il Molino Village di Vasto Marina. L’impresa edile aveva presentato ricorso ai giudici amministrativi dopo che l’assemblea civica, nel 2012, aveva detto no alla richiesta di mutare l’utilizzo del complesso edilizio.
Istanza respinta dal Tribunale amministrativo regionale, che “ha accolto – spiega Alfonso Mercogliano, responsabile dell’Avvocatura comunale – le tesi dei nostri avvocati, Stefano Monteferrante e Nicolino Zaccaria, pronunciando una sentenza in cui sancisce che rientra nella discrezionalità del Consiglio comunale decidere di negare il cambio di destinazione d’uso da turistico a residenziale, pur in presenza di una legge regionale che lo consenta. Inoltre, nelle motivazioni del verdetto, si chiarisce che la pratica non debba necessariamente essere demandata agli uffici urbanistici, come invece sostenuto dalla controparte. Nel caso specifico, il Consiglio ha legittimamente deciso di salvaguardare la destinazione turistica di quella zona”.
Ora l’impresa avrà la facoltà di ricorrere al Consiglio di Stato per il giudizio di secondo grado.
Il commento del circolo cittadino di SI [LEGGI]