Ora l’assoluzione è definitiva. La Corte d’Appello dell’Aquila scagiona G.N., un professionista vastese arrestato nel 2013 con l’accusa di violenza sessuale continuata e aggravata nei confronti di una ragazza maggiorenne affetta da disabilità mentale.
“Come si ricorderà – raccontano gli avvocati difensori, Rosario Di Giacomo di Vasto e Marco Sciascio di Bologna – nell’ottobre di quell’anno il professionista vastese fu attinto da un’ordinanza di custodia cautelare che ebbe forte risalto mediatico alla luce della conferenza stampa tenuta presso il locale Commissariato, destando molto scalpore in città. Dopo la scarcerazione lampo, ottenuta all’esito dell’interrogatorio di garanzia, l’imputato fu tratto a giudizio con rito immediato. Ciò nonostante, all’esito di un dibattimento molto complesso, riuscì a provare la sua piena innocenza, anche grazie al supporto di illustri consulenti di parte, gli psichiatri Renato Ariatti e Sergio Isacco“.
Nel gennaio del 2016, il Tribunale collegiale di Vasto, presieduto da Bruno Giangiacomo, aveva assolto l’imputato. La Procura aveva presentato appello. Oggi, al termine del processo di secondo grado, la sentenza: la Corte d’Appello dell’Aquila, presieduta da Aldo Manfredi, ha emesso un verdetto analogo a quello di primo grado. L’assoluzione ora diventa definitiva.
Di Giacomo e Sciascio sottolineano che i giudici del capoluogo hanno riconosciuto “la sua totale estraneità ai fatti contestati. L’epilogo restituisce definitivamente la piena onorabilità ad una persona innocente, che per diversi anni ha dovuto sopportare il peso di un’accusa indubbiamente grave e che ha continuato ad avere fiducia nella giustizia nonostante l’ingiusta detenzione patita”.