Il nuovo decreto sulla sicurezza urbana approvato dal governo in condivisione con l’Anci dichiara guerra ai vandali. Nel testo, proposto dal ministro dell’Interno Marco Minniti, 18 articoli per “realizzare un modello trasversale e integrato tra i diversi livelli di governo mediante la sottoscrizione di appositi accordi tra Stato e Regioni e l’introduzione di patti con gli enti locali”, spiega il Sole 24 Ore.
“La sicurezza urbana – ha spiegato il ministro Minniti – va intesa come un grande bene pubblico. La vivibilità, il decoro urbano e il contrasto alle illegalità sono elementi che riguardano il bene pubblico“. Una volta operativo il decreto porterà al “rafforzamento dei poteri di ordinanza dei sindaci: avranno potere autonomi e la possibilità di patti tra territori e ministero degli Interni che prima non avevano una cornice legislativa”. Tra le azioni anche nuove modalità di prevenzione e di contrasto all’insorgere di fenomeni di illegalità quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, il commercio abusivo e l’illecita occupazione di aree pubbliche.
Quello del vandalismo è un fenomeno che non conosce differenze territoriali. Ovunque mani ignote imbrattano e distruggono il patrimonio pubblico, con i Comuni costretti a spendere decine di migliaia di euro per il ripristino delle normali condizioni dei luoghi. “Con il decreto legge – spiega il Sole 24 Ore – scatterà per i vandali l’obbligo di ripulitura e ripristino dei luoghi danneggiati, con obbligo di sostenere le spese o rimborsarle. Prevista anche una prestazione di lavoro non retribuita in favore della collettività per un tempo non superiore alla durata della pena sospesa”.
Vengono introdotte “sanzioni da 300 a 900 euro con l’allontanamento di 48 ore per chi leda il decoro urbano o la libera accessibilità o la fruizione di infrastrutture (ferrovie, aeroporti, ecc.), luoghi di pregio artistico, storico o interessati da flussi turistici, anche abusando di alcolici o droghe, esercitando la prostituzione in modo ostentato, esercitando il commercio abusivo o facendo accattonaggio molesto. E per chi si è ripetutamente reso protagonista di lesioni al decoro urbano scatta il Daspo urbano, l’allontanamento fino a 12 mesi. Stessa misura, ma per un periodo da 1 a 5 anni, per chi spaccia droga nelle discoteche e locali di intrattenimento”.
Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che ha condiviso con il governo il percorso per arrivare al decreto, ha commentato: “I sindaci da oggi hanno un’arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge. Finalmente non devono più combattere la battaglia per la sicurezza delle città con le armi spuntate. Con i nuovi e più incisivi poteri riconosciuti, su nostra sollecitazione, dal decreto legge potremo dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi pianificando la strategia. E anche contribuendo a reprimere i reati che particolarmente incidono sul diritto a sentirsi sicuri”.