“Infortunio sul lavoro. La morte è stata causata da una caduta dal terzo o quarto piano di un palazzo”. Così, secondo le autorità rumene, è morto Antonio Di Totto, l’imprenditore 40enne di Vasto che si trovava a Bucarest da settembre per lavori di isolamento termico e risanamento di vecchi palazzi della capitale. La comunicazione è stata data dalle autorità rumene al Consolato italiano e, da questo, all’avvocato Alessandro Mantini, legale della moglie Elena, con cui Antonio era sposato dal luglio 2015, e degli altri familiari di Di Totto.
A Vasto il diffondersi della notizia della prematura scomparsa dell’uomo ha generato tristezza e incredulità tra coloro che conoscevano Antonio per la serietà e l’impegno sul lavoro. Ma quella dell’impresa edile non era la sua unica attività professionale: Di Totto, infatti, era anche sommelier iscritto all’Ais Abruzzo, l’associazione di categoria.
Gli piaceva anche lo sport: era tifoso di Andrea Iannone. Sul suo profilo Facebook, infatti, una foto in bianco e nero del 23 giugno 2016 lo ritrae insieme all’asso vastese del motociclismo, al papà e al fratello del pilota.
Una volta terminate le procedure previste dalla legge e dalla magistratura rumena, il corpo di Antonio tornerà a Vasto, da dove partirà per il suo ultimo viaggio.