Era nato a Vasto il 2 gennaio del 1923 Tommaso Saraceni, uno dei 97 militari della Guardia di Finanza prelevati dalla Caserma di Campo Marzio di Trieste, il 2 maggio 1945, e successivamente trucidati nelle foibe.
Oggi, in occasione del Giorno del Ricordo, cerimonia di commemorazione presso la Camera dei Deputati, dove è stato reso omaggio anche alla memoria del finanziere vastese, con la consegna ad alcuni nipoti, invitati a Roma per l’occasione, una medaglia e un attestato alla memoria.
“La tragedia dalla Caserma di Campo Marzio – ricorda la famiglia Saraceni – è un fatto che accadde a guerra finita, mentre l’Italia festeggiava la fine della tempesta di sangue e degli enormi sacrifici patiti. Non accadeva altrettanto nella Venezia Giulia e a Trieste che subirono l’ennesima ondata di violenza con l’arrivo dell’esercito popolare jugoslavo del maresciallo Tito, il 1° maggio 1945. I militari della Guardia di Finanza, in servizio nella città giuliana presso la Caserma di via Campo Marzio, dopo essere stati indotti con l’inganno a consegnare le armi, furono catturati e barbaramente trucidati nelle foibe del carso triestino nel maggio 1945. A ricordo perpetuo è stata eretta nel comprensorio monumentale della foiba di Basovizza, in provincia di Trieste, una lapide marmorea che riporta i nomi dei 97 finanzieri”.