Ancora un black out sul lungomare di Fossacesia Marina e ancora una segnalazione da parte dell’Amministrazione all’Enel per la cabina che ormai da tempo è causa di tutto ciò.
“Abbiamo già inviato, addirittura nel marzo del 2015, una segnalazione urgente ad Enel Distribuzione per richiedere lo spostamento della cabina che porta la corrente in tutta la zona del mare e che, paradossalmente, è stata ubicata dalla società nel seminterrato di un palazzo ma ad oggi non solo la cabina è rimasta dov’era, ma non abbiamo neanche ottenuto la benché minima risposta sulla fattibilità della cosa”, dichiara il sindaco Enrico Di Giuseppantonio.
La Società Enel infatti nei primi anni ‘90 ha deciso di ubicare la cabina elettrica che serve tutta la zona di Fossacesia Marina nel seminterrato di un condominio che spesso è soggetto ad allagamenti, con conseguenti blackout elettrici per tutta la zona che può rimanere anche per ore consecutive priva di corrente. Questa problematica è tornata ancora più evidente nel corso dell’ultimo blackout verificatosi in occasione delle abbondanti nevicate quando, dopo svariati giorni, mentre per l’intera città era stata ripristinata l’elettricità, la zona di Fossacesia Marina ne è rimasta priva, con la conseguente ira dei tanti cittadini che vi abitano.
“E’ una situazione insostenibile – prosegue Di Giuseppantonio – perché non è possibile che ogni qualvolta si verifichino condizioni di maltempo, Fossacesia Marina rimanga senza corrente. E questo non accade solo d’inverno, ma anche d’estate, quando magari vi sono delle piogge abbondanti: puntualmente la cabina si allaga e Fossacesia Marina rimane senza corrente, causando, come comprensibile, danni anche alle numerose attività turistiche lì ubicate. Ho scritto nuovamente formale nota alla società per richiedere lo spostamento urgente della cabina elettrica – spiega il sindaco Di Giuseppantonio – poiché la sua ubicazione è a dir poco inconcepibile. Mi auguro che questa volta Enel ascolti la nostra richiesta o quantomeno si degni di voler fornirci risposte plausibili sul perché ciò non è possibile”.