A quasi una settimana dalla non decisione del responsabile della Regione Abruzzo durante la conferenza dei servizi per il rinnovo dell’autorizzazione del Sansificio Vecere di Treglio (QUI l’articolo), l’associazione ambientalista Nuovo Senso Civico torna sull’argomento con accuse ben precise.
“Sfogliamo il vocabolario e non riusciamo più a trovare aggettivi per descrivere questi comportamenti. Adesso il rischio concreto è che la proprietà dell’impianto possa impugnare quest’atto di decisione/non decisione – afferma una nota di NSC – che avrebbe dovuto essere chiuso necessariamente quella data riaprendo i giochi e gettando di nuovo nel panico un’intera comunità che va ben oltre i confini di Treglio”.
Tante sono state infatti le manifestazioni che hanno visto protagonisti cittadini, amministratori, associazioni e imprese per difendere salute e benessere di un territorio, senza l’impianto del sansificio.
“Quasi tutte le volte in cui dobbiamo confrontarci con le istituzioni pubbliche regionali abbiamo una reazione mista di incredulità, delusione e spesso rabbia: – affonda Nuovo Senso Civico – Non si tratta di voler ottenere a tutti i costi una decisione favorevole no, quindi non si riesce proprio ad ottenere una decisione qualunque essa sia. Come non domandarci perché rendere così farraginosa la decisione. L’idea è che al peggio non ci sia limite”.
E l’associazione continua a chiedersi se di fatto, si sia effettivamente fatto di tutto per non arrivare ad una scelta definitiva pur avendo a disposizione tutti gli elementi per poterlo fare.
“I fatti ancor più tragici avvenuti nei giorni terribili delle tempeste di neve mettono in risalto sì la generosità e abnegazione individuale di tanti uomini e donne, ma soprattutto la desolante pochezza, incapacità, disorganizzazione e mancanza totale di capacità di progettualità e prevenzione di quasi tutte le istituzioni pubbliche regionali. – conclude la nota – L’Abruzzo sta precipitando indecorosamente non per responsabilità della natura ma degli individui che lo governano. Abbiamo il fondato sospetto che la vicenda del Sansificio Vecere non sarà l’ultima della serie, ma anche la certezza che questa volta chi ha sbagliato pagherà”.