“Un atto inaccettabile che è stato scaricato sulla giurisdizione. In un Tribunale che, peraltro, ha tempi migliori della media europea”. Il riferimento è alla sede giudiziaria di Vasto. A pronunciare queste parole è il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, dopo le polemiche scaturite dall’omicidio avvenuto due giorni fa a Vasto, dove ha perso la vita un 21enne, Italo D’Elisa, ucciso a colpi di pistola da Fabio Di Lello, 34 anni, marito di Roberta Smargiassi, morta il primo luglio 2016 in un incidente stradale tra l’auto guidata da D’Elisa e lo scooter della giovane.
Ieri era stato anche l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, a criticare i tempi lunghi della giustizia, facendo riferimento al delitto di mercoledì. Non si era fatta attendere la replica del procuratore, Giampiero Di Florio.
Orlando risponde alle polemiche parlando di “un atto inaccettabile che è stato scaricato sulla giurisdizione. In un Tribunale che, peraltro, ha tempi migliori della media europea. Non deve accadere”, ha dichiarato al congresso di Magistratura Indipendente. Secondo il guardasigilli, c’è il rischio che “questi fenomeni si moltiplichino. Ma la giurisdizione non può essere sommersa dal populismo”.