Si è tenuta ieri pomeriggio la conferenza stampa dei gruppi di opposizione di Progetto per Vasto, Unione per Vasto, Fratelli d’Italia, Il Nuovo Faro e Vasto2016, con i rispettivi rapprensentanti, Francesco Prospero, Alessandra Cappa, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi e Alessandro D’Elisa, che hanno contestato l’adesione dell’amministrazione comunale al sistema di protezione profughi Sprar che, per gli stessi consiglieri, “non solo non è la scelta migliore, ma è una decisione che avrà come unica conseguenza l’aumento consistente del numero dei migranti destinati al territorio di Vasto, posto che non esiste alcuna clausola di salvaguardia che garantisce che il Prefetto di Chieti non crei sul territorio ulteriori centri di accoglienza (Cas) che già oggi insistono numerosi nella nostra città”.
Per i gruppi di opposizione, “la verità è un’altra: la scelta di adottare il sistema Sprar non risolve il problema migranti, anzi ne aumenta il numero sul territorio cittadino come è chiaro a tutti, e infatti ad oggi il 90% dei Comuni italiani non ha aderito al progetto. Vasto rappresenta una triste eccezione; la sciagurata scelta di aumentare il numero dei profughi sul territorio è stata detta da questioni ideologiche e di interesse. Dal presidente Anci Lapenna, interessato ad alcuni vantaggi normativi, peraltro non garantiti ai comuni aderenti, e dalle cooperative che gestiscono gli immigrati sul territorio di Vasto; la decisione di aderire al sistema Sprar non è stata condivisa con nessuno. Non con la città, non con i comitati di quartiere, non con le forze politiche e nemmeno col consiglio comunale, il quale ha potuto discutere del provvedimento solo perché la questione è stata sollevata da noi rappresentanti dell’opposizione che abbiamo convocato il consiglio. Una triste realtà di fronte allo slogan “#vastoinsieme” che oramai, è chiaro a tutti, esiste solo nella propaganda di Menna”.
“Vasto – concludono le opposizioni – è una città accogliente solo se l’accoglienza è coniugata alla sicurezza, concetto sconosciuto alla maggioranza che purtroppo ci governa da undici anni. Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi ci riserviamo di adottare qualsiasi provvedimento capace di ripensare questa scelta che per Vasto si rivelerà, nel migliore dei casi, infelice, e nel caso peggiore, pericolosa”.