I familiari di Jessica Tinari valutano eventuali azioni legali e chiedono rispetto. Delusione non solo per la vignetta pubblicata da Il Fatto Quotidiano, che fa riferimento alla vittima vastese della valanga che ha travolto l’Hotel Rigopiano di Farindola, ma anche per le parole di Matteo Renzi: il leader del Pd, infatti, nel suo discorso all’assemblea nazionale del partito, che si è tenuta a Rimini sabato 28 gennaio, ha citato Jessica, che era militante dei Giovani democratici e del Pd.
La risposta è affidata alle dichiarazioni dell’avvocato Romolo Reboa che, insieme ai suoi colleghi Gabriele Germano e Roberta Verginelli, assiste la famiglia Tinari: “Non c’è limite al cattivo gusto. Matteo Renzi, ricordando il volto solare ed i sogni di Jessica, ha perso l’occasione per domandarsi anche quali, nella tragedia, fossero le responsabilità di organismi che, sino al referendum, rispondevano alla sua persona. Criticarlo con una vignetta di cattivo gusto, come quella di Natangelo sul giornale diretto da Travaglio, significa non rispettare i sentimenti di chi ha perso la propria figlia. Mi aspettavo che la politica iniziasse il gioco dello scaricabarile delle responsabilità, ma tanto sciacallaggio fa veramente rabbrividire. La famiglia Tinari si riserva di procedere giudiziariamente anche per questo vergognoso episodio”.