Il sindaco di Villalfonsina, Mimmo Budano, ha scritto una lettera aperta al direttore dello stabilimento Sevel di Atessa ponendo al centro dell’attenzione il tema dell’occupazione nel territorio. Ne riportiamo integralmente il testo.
“Preg.mo Direttore, chi Le scrive è Mimmo Budano, Sindaco del Comune di Villalfonsina (CH). Ho avuto il piacere di conoscerla personalmente in occasione della recente visita del Ministro On. Del Rio presso lo stabilimento da Ella diretto e spero possa, da un lato perdonare questa mia lettera se la dovesse ritenere invasiva, ma dall’altro tenerla nella Sua quotidiana attenzione qualora ravvisasse elementi di condivisione. Tutta la nostra Regione, la Provincia di Chieti in particolare ed i comuni della più ristretta area che va dalla Frentania al Vastese, non possono non avere sentimenti di ringraziamento per ciò che la Sua Azienda ha rappresentato negli anni e che ancora oggi rappresenta.
I numerosi successi che la SEVEL ha raggiunto nel corso degli anni sono di sicuro frutto di una oculata amministrazione, di una attenta governance ma anche, mi sia concesso, di tutti gli uomini e le donne che negli anni hanno dato il proprio apporto lavorativo all’azienda da Lei diretta; non è questo un fatto secondario, ma sono convinto rappresenti di sicuro una delle componenti che hanno portato verso tanti anni di successi e di record produttivi, invidiati da tutto il gruppo e non solo.
Tutto questo, nonostante la Politica, quella buona, forse non sia stata altrettanto attenta e di pari livello, mancando in molte occasioni di stare al fianco di una cosi importante azienda che, unitamente al suo indotto, rappresenta il nostro cuore produttivo; i servizi, a cominciare dalla nostra rete infrastrutturale viaria, meriterebbero censura e griderebbero giustizia, in un paese normale. Oggi, tuttavia, nonostante quanto premesso, voglio esprimerLe il mio rincrescimento, poiché è altrettanto vero che anche questo territorio, fatto di uomini e donne, molto ha dato alla SEVEL: un connubio importante che credo stia cominciando a segnare crepe quotidiane, di certo meritevoli di maggiore attenzione e maggiore riflessione.
Di cosa parlo? Gli uomini e le donne SEVEL condividono da un po’ di anni i successi produttivi del Suo stabilimento, con record su record, con quotidiani innalzamenti dell’asticella produttiva; quegli stessi uomini e quelle stesse donne che oggi, alla luce dell’ennesima richiesta di lavoro straordinario programmato per i prossimi mesi, cominciano ad avvertire i primi logorii del tempo che passa, specie per il personale con età più avanzata che da un lato vede la possibilità della pensione sempre più allontanarsi e dall’altro maggiori carichi lavorativi.
Da Sindaco e quindi da piccolo rappresentante territoriale, mi permetta di segnalarLe come il ricorso al “perenne straordinario”, unito all’uso considerevole dell’utilizzo dei “trasfertisti”, seppur legittimo nella forma e nella sostanza di una politica aziendale, sia vissuto in termini fortemente negativi dal territorio e da chi come me, in maniera modesta, lo rappresenta, specie se di contro il tasso di disoccupazione giovanile anche nella nostra regione assume numeri angoscianti e non più solo allarmanti.
Sono troppi i figli di questa terra che devono andare via, quegli stessi figli che sono cresciuti anche con la speranza che una Azienda così importante potesse significare l’agognato futuro lavorativo; siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che oggi ci sono, ma è proprio per questo che voglio rivolgere appello alla Sua gestione, affinché possa rivalutare le scelte di politica aziendale in favore di un maggior coinvolgimento del nostro territorio, con un minor ricorso all’uso dello straordinario e/o dei transfertisti, in favore di un nuovo innalzamento dei livelli occupazionali, specie se giovanili. Una SEVEL che per fortuna riesce ad essere competitiva nel mercato globale, non può non tener conto delle legittime aspettative che il Suo territorio di riferimento ha, nonostante tutte le colpevolezze ed i limiti che anche la classe politica regionale ha mostrato di avere rispetto a questo tema.
Nella speranza di poter condividere tali idee in un prossimo incontro e certo che saprà raccogliere l’invito che il territorio oggi le pone, Voglia gradire i miei più sinceri ringraziamenti per il lavoro svolto ed i migliori saluti”.