Per Sevel il 2017 inizia proprio così come è terminato il 2016: con proteste ed iniziative sindacali contro nuovi aumenti dell’orario di lavoro settimanale per cui l’Unione Sindacale di Base (USB) ha sporto regolare denuncia all’ispettorato del lavoro di Chieti.
“Sembra paradossale, ma anche ripetitivo, ogni inizio anno dover raccontare di un’azienda che continua a fare produzioni record solo con il ricorso allo straordinario. – si legge in una nota dei responsabili USB – Noi crediamo che sia giusto ridistribuire la ricchezza prodotta nel territorio attraverso l’assunzione di giovani disoccupati. Lo scorso anno abbiamo fatto diverse proposte ma sono rimaste inascoltate e il risultato finale, come ben sappiamo – prosegue la nota – è stato il record produttivo ma con ferie ridotte, 15 turni di straordinario, tantissimi trasfertisti e zero nuove assunzioni”.
I sindacati si dicono contrari al recupero produttivo della fermata del 9 gennaio scorso e chiedono che venga coperta da un Par collettivo poiché contrattualmente previsto. Per questi motivi l’Unione Sindacale di Base dichiara sciopero per tutti i turni di recupero produttivo previsti fino a venerdì 3 marzo, dalle ore 13.45 alle 14.15 e ulteriore sciopero sabato 4 febbraio dalle ore 5.45 alle 13.45.
Inoltre “dopo il balletto dei turni di lavoro del recupero produttivo, che dimostra quanta confusione regna in questa azienda, – commenta l’USB – assistiamo ad una marcia indietro per riproporre nuovamente sabati di straordinario”. Per questi viene dichiarato lo sciopero anche per tutti i turni di straordinario previsti nel mese di febbraio nei giorni 4, 11, 12 e 25.
In ultimo, il responsabile dell’USB, Fabio Cocco, ha inviato all’Ispettorato del lavoro di Chieti una nota in cui si denuncia “la violazione della normativa sull’orario di lavoro settimanale da parte dell’azienda, in particolare dal periodo che va dal 23 gennaio al 3 marzo 2017” e chiede una ufficiale presa di posizione dell’ente sulla questione.