La preoccupazione dei sindaci dopo l’emergenza neve e terremoto delle ultime settimane è emersa con forza durante l’assemblea dell’Anci Abruzzo che si è tenuta nella Sala consiliare della Provincia di Teramo. Seppur rassicurati dalle notizie rilanciate dall’incontro tra il governatore Luciano D’Alfonso e il premier Paolo Gentiloni, che parlano di provvedimenti con sostegni finanziari per la sicurezza nelle scuole, il rinvio delle scadenze di fine gennaio, la sospensione delle tassazioni e la deroga alla durata dell’anno scolastico, riferite dal sindaco aquilano Massimo Cialente, proprio da quest’ultimo è arrivato forte e chiaro il messaggio: “I sindaci abruzzesi non ci stanno più a sopportare lo scarico di responsabilità su scala istituzionale; siamo soli a prendere decisioni importanti e non si tratta solo di responsabilità giudiziarie o economiche, quanto morali. Adesso bisogna svoltare e chiediamo che qualcun altro assieme a noi si assuma almeno un quarto del nostro peso decisionale. Altrimenti, se si fermano i ministri non se ne accorge nessuno, se ci fermiamo noi per una settimana l’Italia si paralizza”.
I sindaci hanno chiestouna legge speciale, che racchiuda in sé tutte le previsioni di agevolazione, dai fondi finalizzati alla ricostruzione ai rimborsi per le spese sostenute e anticipate nell’emergenza maltempo ai salvagente fiscali. “Solo così sarà possibile evitare i fallimenti delle comunità locali“, hanno fatto eco i circa 70 primi cittadini presenti alla riunione. Critiche sono arrivate anche nei confronti delle affermazioni “allarmistiche e inopportune” del presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci.