Deteneva in casa ordigni bellici e sostanze esplosive, arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Chieti. È quanto accaduto nella giornata di ieri al termine di una lunga e pericolosa attività di perquisizione portata a termine dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale di Chieti, che hanno arrestato un imprenditore edile di Ortona, sorpreso in flagranza di reato di detenzione illegale di ordigni da guerra e di materie esplodenti.
“L’episodio – spiegano dal Comando provinciale – scaturisce da una attvità di indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di L’Aquila e condotta dagli investigatori del Reparto operativo del Comando provinciale di Chieti che era tesa ad individuare una quantità di sostanze esplodenti e stupefacenti illegalmente detenute nell’area di Ortona. Al termine di una complessa attività, quindi, nelle prime ore della giornata di ieri gli uomini dell’Arma chietina, accompagnati anche da unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi, oltre che di stupefacenti, rinvenivano nelle adiacenze dell’abitazione di un 52enne di Ortona, sin qui sconosciuto alle cronache, artigiano nell’edilizia, una micidiale bomba a mano, residuato bellico di fabbricazione inglese perfettamente funzionante e circa 20 kg tra polveri di materie prime utilizzate per il confezionamento di miscele esplosive micidiali, micce a lenta combustione e altro materiale utile al confezionamento di artifizi e ordigni esplosivi”.
“Nel corso delle operazioni, – proseguono dal Comando provinciale – vista la estrema pericolosità della bomba a mano, che presentava evidenti segni di decadimento tali da renderla estremamente instabile e non trasportabile, sono intervenuti gli artificieri del Comando provinciale carabinieri di Chieti che, previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, hanno proceduto alla sua distruzione facendola brillare sul posto, in condizioni di sicurezza. L’espolosione, avvertita distintamente nei dintorni, ha provocato la distruzione dell’ordigno e evidenziato la sua pericolosità. Al termine delle operazioni, l’uomo è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione illegale di ordigni da guerra e materiale esplodente e messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Chieti, ove si procederà per la successiva convalida. L’uomo è stato associato alla casa circondariale di Chieti. Rimane ora agli investigatori chiarire l’uso che l’uomo aveva intenzione di fare dei materiali sequestrati”.