20 – “Nelle operazioni riguardanti l’albergo, sono impegnati 135 uomini e 25 mezzi, la situazione è di una complessità enorme”. Lo ha detto Titti Postiglione, responsabile dell’Ufficio emergenze della protezione civile.
19.30 – Al momento della slavina, nell’albergo c’erano circa 30 persone, di cui 8 dipendenti dell’hotel. Due si sono salvate, 2 hanno perso la vita e le altre sono disperse.
17.20 – I familiari di Jessica Tinari, 24 anni, di Vasto, si trovano a Penne, in una struttura della Croce rossa, in attesa di notizie. Con lei, nell’Hotel Rigopiano di Farindola, c’è il suo ragazzo, Marco Tanda, 25 anni, originario di Macerata e residente a Roma.
16.30 – Confermata la notizia secondo cui tra i dispersi c’è una ragazza di Vasto, J.T, 24 anni.
15.45 – Ore di apprensione a Vasto: tra i dispersi ci sarebbe una ragazza vastese di 24 anni.
Al momento, la Prefettura di Pescara non fornisce le generalità dei dispersi e invita tutti a rispettare il lavoro dei soccorritori e l’apprensione delle famiglie.
14 – In queste ore le autorità stanno verificando se a Farindola ci sono dispersi del Vastese.
Dalle macerie dell’Hotel Rigopiano di Farindola i soccorritori hanno recuperato tre corpi senza vita. I dispersi sono ancora più di 20.
Intanto, la Procura di Pescara ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.
“Ieri sera ho ricevuto la chiamata di Giampiero alle 17.40. Mi chiedeva aiuto disperatamente. Diceva ‘è caduto, è caduto l’albergo’. Mi sono attivato subito, ho chiamato i soccorsi. Sono stato in contatto con lui più di una volta, fino alle 23. Poi mi ha richiamato stamattina dicendo che l’avrebbero portato in elicottero a Pescara”. A riferirlo all’Ansa è Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete. “Ho contattato tutti i numeri possibili”, dice Quintino. “Giampiero e tutti gli altri ospiti dell’albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena sarebbe arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l’arrivo è stato posticipato alle 19. Avevano preparato già le valigie, tutti i clienti volevano andare via”, ha raccontato Marcella.
12.50 – I mezzi di soccorso diretti verso l’hotel sono bloccati a circa 9 chilometri dall’albergo. La neve, alta almeno due metri, impedisce di proseguire. La colonna dei mezzi di soccorso in marcia [GUARDA]
11.20 – Tra i dispersi risulta anche una coppia di coniugi di Castel Frentano, S.A. e L.C., i familiari non hanno loro notizie da ieri alle 14.
11.15 – All’interno dell’albergo dovrebbero esserci 30 persone: 22 ospiti e 8 membri del personale.
11.10 – “La turbina apripista dei vigili del fuoco è arrivata dieci minuti fa e sta liberando il piazzale dell’albergo per consentire di eseguire gli scavi necessari alla ricerca dei dispersi”. Lo ha detto il vice prefetto di Pescara, Carlo Torlontano.
Dunque, la colonna dei soccorsi, partita stanotte, è giunta all’Hotel Rigopiano di Farindola, travolto da una valanga ieri pomeriggio. “Trenta soccorritori – ha precisato Torlontano – erano già sul posto”. Alle 4 di stamani, i primi erano giunti percorrendo con gli sci gli ultimi chilometri. Altri erano arrivato in elicottero.
10.30 – E’ un uomo la prima vittima estratta dall’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), completamente sommerso dalla neve dopo la valanga di ieri pomeriggio.
10.30 – “Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in macchina”, ha detto ai soccorritori Giampiero Parete, 38 anni, di Montesilvano, uno dei due che si sono salvati e hanno lanciato l’allarme. “E’ arrivata la valanga, sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscico a uscire. La macchina non è stata sepolta, quindi ho aspettato lì i soccorsi”. L’uomo, che è arrivato in stato di ipotermia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, non è in pericolo di vita. Ma dentro l’albergo sono dispersi la moglie e i due figli.
9.40 – Persona priva di vita estratta dall’hotel travolto dalla slavina.
9.15 – Uno dei due turisti salvati era in stato di ipotermia ed è stato trasportato all’ospedale in elicottero. Non sarebbe in pericolo di vita.
La slavina si sarebbe staccata da una superficie boschiva retrostante l’albergo a causa delle numerose scosse si terremoto di ieri. La valanga viene definita “immensa” dai soccorritori.
In base a quanto riferisce l’Ansa, l’hotel sarebbe in parte crollato, in parte sommerso dalla neve. La struttura si trova a quota 1200 metri. Per raggiungerla, sono state necessarie le turbine dei vigili del fuoco.
8.50 – “Ci sono parecchi feriti, ma non si sa ancora quanti sono ancora dispersi o addirittura morti”, scrive su Facebook il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, confermando che “la struttura è stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si è spostata di dieci metri”.
“La valanga è di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l’hotel. La zona resta pericolosa per eventuali distacchi”, scrive, sempre su Facebook, il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta.
Alcuni clienti avrebbero lasciato l’Hotel Rigopiano prima che la struttura fosse travolta dalla valanga, ma non si sa se siano riusciti a salvarsi.
Ore 8.30 – “Ci sono tanti morti”, racconta Antonio Crocetta, delegato del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico d’Abruzzo.
Le due persone che, attraverso gli sms, avevano lanciato l’allarme sono state salvate: sono Giampiero Parete e Fabio Salzetta. Si trovavano fuori dall’Hotel Rigopiano.
“Vediamo luci accese, ma non sentiamo voci”, hanno detto stanotte, al loro arrivo, i componenti della spedizione di soccorso.
L’arrivo dei soccorsi – Due persone sono state messe in salvo. Alcuni soccorritori sono giunti sugli sci nelle prime ore di oggi all’Hotel Rigopiano di Farindola, travolto ieri sera da una slavina mentre ospitava tra le 20 e le 30 persone.
“Aiuto aiuto stiamo morendo di freddo”: è il testo dell’sms inviato ai soccorritori da una coppia di persone rimast
La colonna che ha raggiunto la struttura ricettiva è composta da da 20 uomini e 7 mezzi dei vigili del fuoco, due squadre del Soccorso alpino e speleologico, sei ambulanze del 118 e forze di polizia.e intrappolate nell’albergo, che si trova in una zona isolata. Per le squadre d’emergenza, è stato difficile raggiungerla, visto il buio e le strade invase da neve e ghiaccio.
“Ci sono tre o quattro metri di neve”, ha raccontato alle 2 di stanotte all’Ansa Antonio Crocetta, delegato alpino del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico Abruzzo. “Ora la mia squadra e quella della Guardia di finanza proseguiranno a piedi, con gli sci”. I primi soccorritori sono arrivati dopo le 4 del mattino.