Migliaia di persone, a L’Aquila e dintorni, stanotte dormiranno fuori dalle proprie abitazioni. A Pizzoli, tra il capoluogo abruzzese e Amatrice, il sindaco ha disposto lo sgombero precauzionale di tutti gli immobili sul territorio comunale. Per i residenti, a disposizione il Palazzetto dello sport. Il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, ha rivolto un appello per il reperimento di brandine, per le migliaia di persone che passeranno la notte nei vari centri di accoglienza. Chi ha potuto, ha caricato i beni di prima necessità in auto e si è allontanato. Gli studenti, borsoni in spalla, hanno affollato il terminal bus e la stazione. Il quadro oggi nell’aquilano sembrava quello di un teatro di guerra.
Ma non è solo questo il risultato delle 4 scosse di terremoto, con magnitudo superiore a 5, che hanno terrorizzato gli abitanti dell’aquilano e del Lazio. A Campotosto si cerca un disperso travolto da una slavina e la sede del Comune è stata danneggiata. Crolli si sono verificati nelle frazioni di Paganica di Montereale e Aringo. Il Prefetto ha disposto la chiusura degli uffici pubblici di tutta la provincia, fino al 19 gennaio. A Scoppito e Tornimparte predisposti centri di accoglienza.
Critica la situazione anche nel teramano, dove alcuni centri sono sepolti dalla neve. La situazione più drammatica a Serrano, frazione di Cellino Attanasio. Qui i residenti sono bloccati dalla neve e senza corrente elettrica.
E sono molti i Comuni che continuano a fare i conti con la mancanza di elettricità (qui la situazione nel Vastese). A Francavilla al Mare l’oratorio San Franco offre ospitalità gratuita per chi non ha luce e riscaldamento a casa: “Abbiamo trenta posti letto, riscaldamento, docce, bagni e cucina. Siamo anche a disposizione per anziani o famiglie in difficoltà per eventuali trasporti e per procurare beni di prima necessità e medicinali. Chi ha bisogno può rivolgersi a don Rocco (3384853607) e Tommaso (3933917226)”.