In questi giorni di freddo, neve, disagio e black out, oltre alla normale preoccupazione su come portare avanti la vita quotidiana nonostante le avversità, ci si chiede anche se e come si abbia diritto ad un indennizzo per la mancanza di corrente elettrica ormai da quasi tre giorni. Così abbiamo chiesto un parere all’avvocato Mario La Morgia, dell’omonimo studio legale di Lanciano.
“Sono tante le persone che in questi giorni si chiedono se abbiano diritto ad un indennizzo, – dice l’avvocato La Morgia a Zonalocale – e la risposta è senza dubbio affermativa; la deliberazione 198/11 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas prevede un termine massimo entro il quale l’energia elettrica deve essere ripristinata”. Per i Comuni con meno di 5 mila abitanti il termine è fissato alle 16 ore, per quelli con più di 5 mila alle 12 ore e si scende alle 8 ore per i Comuni con più di 50 mila abitanti.
“Per i soggetti che hanno contratti di fornitura di energia elettrica in media tensione, ad esempio le imprese, le tempistiche sono ridotte della metà. – spiega La Morgia – L’indennizzo dovrebbe essere accreditato in modo automatico sulla bolletta successiva (o al massimo in quella ancora dopo) e l’importo varia a seconda della categoria di utenze”.
Per le utenze domestiche l’indennizzo è di 30 euro per il superamento dei termini elencati più altri 15 euro per ogni 4 ore di ritardo, fino ad un massimo di 300 euro. Per le utenze non domestiche l’indennizzo va da 150 ai mille euro per i clienti non domestici (bassa e media tensione) con potenza fino a 100 kW; fino a 6 mila euro per i clienti industriali con potenza superiore a 100 kW.
“E importante ricordare ancora una volta – conclude l’avvocato La Morgia – che l’indennizzo sarà accreditato automaticamente sulla bolletta successiva, non è necessario farne richiesta“.