La polizia stradale di Vasto è destinata a chiudere dopo oltre 60 anni di presenza sul territorio. Domani, 19 gennaio, presso il Ministero dell’Interno sarà discusso il piano di razionalizzazione dei presidi di polizia che, tra gli altri provvedimenti da adottare su scala nazionale, prevede l’accorpamento del distaccamento di Polizia Stradale di Vasto alla sottosezione autostradale Vasto Sud. Secondo il documento in esame “l’accorpamento con il reparto autostradale limitrofo dà luogo ad un reparto con competenza mista e consente una gestione più razionale delle risorse umane (riduzione del personale burocratico e di vigilanza alla struttura), incrementando i servizi operativi”.
La situazione attuale – Sono 8 gli uomini attualmente nell’organico della caserma di via Giulio Cesare che prestano servizio sulle strade del territorio, con particolare attenzione per la statale 16 Adriatica e la statale 650 Trignina. Nel 2016 il reparto, pur con un personale ridootto all’osso, è stato impegnato in 501 pattuglie, controllando 3368 veicoli, identificando 3389 persone ed elevando 1508 verbali di contravvenzione. Inoltre c’è stato un intenso impegno nel rilievo di incidenti stradali, molti dei quali con gravi danni a cose, feriti ed esito mortale, dimostrando un alto grado di professionalità fondamentale per lo svolgimento delle successive indagini.
La coperta è corta – In un territorio che ormai da anni vede le forze dell’ordine in carenza di personale, la scelta dell’amministrazione centrale non è quella di potenziare finalmente i presìdi locali, ma quella di spostare le pedine, chiudendo di fatto un reparto (anche se nel piano l’operazione viene chiamata “accorpamento”) e dislocando il personale altrove. Certamente la sottosezione autostradale necessita di maggior personale per poter svolgere il suo prezioso servizio in A14 da sempre legato al contrasto della criminalità. La stessa necessità che ha il Commissariato di Vasto, che avrebbe davvero bisogno di rinforzare l’organico, anche qui in grande sofferenza nunerica. In ogni caso, con il piano di accorpamento, qualche settore è destinato inevitabilmente a restare scoperto. Piuttosto che “allungarla”, per rispondere alla crescente richiesta di sicurezza e controllo del territorio da parte dei cittadini, la coperta delle risorse verrà “tirata” da una parte.
Cosa succederà? – Il piano di razionalizzazione indica la creazione di un reparto misto, con gli uomini che dovranno vigilare sia sulle autostrade che su statali, provinciali e strade di viabilità ordinaria. Difficile, però, che questo potrà accadere, con lo scenario che si preannuncia alquanto complicato rispetto al presidio delle strade del territorio, che perderebbero così una importante forza di polizia. E dalla chiusura della caserma di Vasto, che occupa una parte della struttura di via Bachelet dove c’è anche il Commissariato, non ci saranno grandi risparmi, visto che la proprietà è dello Stato. Anzi, bisognerà vedere come mantenere in vita quegli uffici per evitarne l’abbandono.
Sarà la riunione di domani al ministero dell’Interno a decidere se il piano verrà approvato così come elaborato o se ci sono margini per poter fare ancora delle modifiche rispetto agli accorpamenti. Poi si saprà quale sarà il destino del Distaccamento della polizia stradale di Vasto.