È un’odissea quella vissuta ieri da passeggeri e autisti dell’autobus delle linee Di Fonzo da Roma a Vasto. L’autobus, partito alle 17.30 dalla capitale, è dovuto uscire dall’autostrada a Pescara a causa del tratto chiuso per la caduta nella giornata di ieri di un cavo dell’alta tensione.
Il mezzo di trasporto si è trovato così bloccato a Ortona, verso le 21.30, nel bel mezzo del caos che ha coinvolto la Statale 16 per l’alto numero di tir riversatosi sull’arteria dopo la chiusura dell’A14. Uno di loro è finito di traverso causando un tappo: difficile anche per la gru dei vigili del fuoco di Ortona raggiungere il tratto coinvolto e liberare la strada.
La Polizia stradale presente ha così consigliato agli autisti di attendere la riapertura dell’A14 – che sembrava dovesse avvenire nel giro di sole 5-6 ore – nei pressi del casello. Per le sei persone a bordo (di cui una giovane di San Salvo che ha raccontato a zonalocale.it la propria esperienza), invece, è iniziata la notte a bordo dell’autobus. L’autostrada adriatica è infatti stata riaperta solo alle 9.30 di stamattina, quando i tecnici della Terna hanno rimosso il cavo tranciato e messo in sicurezza la carreggiata.
Nel frattempo, prima della riapertura, l’autobus è riuscito a ripartire via Statale 16. Quattro passeggeri hanno quindi raggiunto Lanciano, mentre gli altri due (la sansalvese e una ragazza di Roma) sono scesi a Vasto ben 16 ore dopo essere partiti.
Un fuoriprogramma, quello vissuto da passeggeri e autisti, che danno un quadro della gravissima situazione viaria vissuta ieri nel Sud dell’Abruzzo con l’A14 chiusa e la Statale 16 saturata da centinaia di tir disorientati. Tantissimi autotrasportatori hanno passato la notte nei piazzali di sosta tra Vasto e San Salvo aiutati dalla protezione civile di Vasto che ha distribuito viveri [LEGGI].