Fervono a San Salvo i preparativi per il tradizionale appuntamento canoro di domani sera, vigilia della festa di San Antonio. Gruppi di cantori si esibiranno nella piazza con i tradizionali canti del “Sand’Andònie”. Un curioso mix di sacro e profano, che affonda le radici nella notte dei tempi, come segno di devozione per Sant’ Antonio Abate, protettore degli animali domestici, dei contadini e delle donne belle.
Queste le compagnie che si daranno battaglia “a suon di canzoni”: Amici delle Tradizioni, Amici della Pasquetta e New Generation.
“Mo avàste satanàsse / Tu fì troppe lu gradàsse / Se t’acchiàppe pe le corne/ Je ti jette dentr’a lu forne/”. Gli spettatori assisteranno a lotte cruente tra il Santo e il diavolo (farfarìlle). I sansalvesi hanno sempre nutrito una forte devozione per il Santo dalla barba bianca. Una tradizione che è stata tramandata da padre in figlio con uno spirito così profondo, che difficilmente verrà meno negli anni a venire.
I gruppi porteranno i loro canti nelle stradine per ricevere in dono salsicce, ventricina, dolci e vino. In passato non c’era l’abbondanza di oggi, pertanto i gruppi di cantori ricevevano in ricompensa: ceci abbrustoliti, fichi secchi, fette di pane unto e qualche goccia di vino cotto.
L’ultima strofa del canto terminava con la richiesta di qualcosa da masticare: “Tuzzila, tuzzil’a lu purtòne, z’è ffacciàte la patròne, ì li facetile lu cumblimènte, ca nu sème bbona gènde“.
Dal 1984 viene organizzata a San Salvo una rassegna interregionale dei canti de lu Sand’ Andonie alla quale possono partecipare anche i gruppi provenienti dai paesi dell’entroterra. Un’occasione da non perdere per quanti vogliono assistere ad una manifestazione che mantiene lo spirito della tradizione e della comunità.
Michele Molino
Presidente del Cenacolo salvanese