“Una puzza insopportabile, tanto da provocare conati di vomito”, così gli abitanti di Montalfano descrivono la situazione nella contrada negli ultimi giorni e, in particolar modo, di questa mattina. Il cattivo odore proveniente dagli impianti di stoccaggio metano della Stogit (gruppo Snam) sarebbe lo stesso che nel novembre 2013 portò a una clamorosa protesta davanti ai cancelli del sito [LEGGI] e che, successivamente, fu imputato al glicol, sostanza usata per il “lavaggio” del metano.
Questa mattina i residenti si sono rivolti all’amministrazione comunale cupellese. Il vicesindaco Fernando Travaglini, anch’egli residente della contrada, ha così avvisato la polizia locale per un sopralluogo.
Questo è solo il primo passo. Manuele Marcovecchio, primo cittadino di Cupello, spiega a zonalocale.it: “Il livello di guardia è alto. L’azienda dice che è una circostanza dovuta alla maggiore richiesta di metano di questo periodo, ma noi vogliamo vederci chiaro. Per questo motivo, a breve ci saranno i controlli degli enti competenti come Arta e Asl“.
L’ASSOCIAZIONE – Nel frattempo è in dirittura di arrivo l’iter burocratico per la costituzione dell’associazione “difendiAMO MONTALFANO”, presieduta da Franco Scutti e annunciata dopo la vittoria della battaglia contro la realizzazione di una centrale a biometano [LEGGI]: l’obiettivo è tenere alta l’attenzione sugli impianti presenti in zona.