Un Consiglio comunale straordinario con la partecipazione del governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, per cercare di scongiurare 45 licenziamenti al Conad Superstore di Vasto. Lo chiede Francesco Prospero (Progetto per Vasto) in una lettera aperta indirizzata al sindaco, Francesco Menna, e al presidente dell’assemblea civica, Giuseppe Forte.
Il supermercato che si trova dentro il centro commerciale Centro del Vasto ha avviato il 4 gennaio la procedura di esubero.
“Tale notizia – scrive Prospero – ha destato grande preoccupazione tra i dipendenti dell’ipermercato, che già da tempo, accettando i contratti di solidarietà, hanno ridotto il loro stipendio. Anche la politica deve fare la sua parte per salvaguardare i posti di lavoro a rischio e sono certo che anche l’amministrazione comunale di Vasto, in qualche modo, si sta interessando della problematica. Tuttavia , al fine di individuare le misure più adattate a scongiurare i licenziamenti, appare opportuno convocare, senza indugio, un Consiglio Comunale straordinario a cui dovranno essere invitati a partecipare, con diritto di parola, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, i parlamentari e i consiglieri regionali del territorio, i rappresentati delle organizzazioni sindacali di categoria, nonché l’amministartore delegato del Conad Superstore. Detto intervento appare necessario, oltre a scongiurare gli annunciati licenziamenti, anche per evitare che la predetta attività commerciale, che da anni è a servizio della nostra città e dell’intero comprensorio, possa in futuro chiudere i battenti come è capitato ad altre attività commerciali e industriali”.
Rifondazione comunista e Sinistra anticapitalista – “Se il costante calo del fatturato degli ultimi quattro anni dichiarato” dal centro commerciale “è reale, quali responsabilità ne hanno commessi, cassiere, magazzinieri? Ovviamente nessuna”, scrivono in un comunicato stampa Rifondazione comunista e Sinistra Anticapitalista Abruzzo, secondo cui l’azienda “motiva questa scelta drastica con un costante calo del fatturato, dal 2012 al 2016. Gli oltre 23 milioni di euro fatturati lo scorso anno, a quanto pare, non sono sufficienti a mantenere il personale attuale”, ma l’eventuale licenziamento di “45 addetti alla vendita non si possono di certo garantire migliori servizi alla clientela”.