A causa di un treno soppresso all’ultimo minuto, senza alcuna informazione a riguardo, rischia di passare il Capodanno non tra brindisi e risate, ma da solo, nella stazione deserta di San Vito Marina.
“Ho deciso di passare la fine dell’anno a casa della mia ragazza che vive a Montesilvano – ci racconta un pendolare lancianese – e non avendo la macchina, ho deciso di muovermi con i mezzi”. Il viaggio prevedeva il tratto Lanciano – San Vito in autobus e da San Vito a Pescara in treno.
“Proprio per essere certo dei miei spostamenti, – ci dice il pendolare – il 30 dicembre vado nella biglietteria per avere conferma degli orari e dell’effettiva partenza dei treni e la signora al desk mi rassicura dicendomi che tutto era nella norma proprio come in un comune giorno feriale ad eccezion fatta per due autobus, ma non il mio treno”.
Nel pomeriggio del 31 pomeriggio, dieci minuti prima della partenza, torna in biglietteria per l’acquisto del biglietto e “per essere ancora più sicuro – sottolinea – mi accerto di nuovo di orari e partenze e, ancora una volta, vengo rassicurato sulla assoluta normalità delle corse”. Non resta quindi che obliterare il tagliando di viaggio e salire sul bus direzione San Vito. A questo punto però l’amara scoperta. Una volta arrivato nella stazione di San Vito, il pendolare scopre che il suo treno è stato soppresso senza alcun avvertimento. “Allora cerco qualcuno per chiedere informazioni – racconta – ma nella stazione non c’è anima viva e decido pertanto di chiamare ancora una volta in biglietteria dove mi dicono di non sapere nulla e, come al solito, non è colpa loro. Aggiunge però di preoccuparmi e di aspettare più o meno un’ora l’arrivo del prossimo treno”. Un’ora in una stazione deserta, nel pomeriggio del 31 dicembre, non è proprio quello che ci si aspetta dalla fine dell’anno, soprattutto quando si è stati molto attenti nel cercare informazioni ed essere più che certi dei propri spostamenti. Ma niente da fare, nessuno sapeva nulla e c’era poco da fare.
“Per fortuna ho poi trovato un passaggio in auto per Pescara e ho evitato l’ora di attesa su una panchina da solo, ma il biglietto era stato pagato ed obliterato senza motivo. – conclude – E’ questa l’eccellenza dei trasporti pubblici a cui possiamo ambire?”.