Torna a muovere i primi passi, dopo un anno di pausa, Guilmi Art Project, la residenza artistica che dal 2007 fa del piccolo centro dell’Alto Vastese luogo d’incontro e condivisione di artisti e cittadini.
Dieci anni dopo l’intuizione di Lucia Giardino e Federico Bacci è l’ora di raccogliere i frutti e valutare l’impatto che l’arte ha avuto nella comunità guilmese. Con questo spirito è stata lanciato “M_ORALE” dell’artista piemontese Cosimo Veneziano: un “museo orale nelle case dei guilmesi” che prenderà forma nei prossimi mesi raccogliendo le testimonianze di chi in questi anni ha avuto a che fare con le opere e gli artisti passati per l’Alto Vastese.
Il progetto è stato presentato durante l’incontro Community Affair, tenutosi lo scorso 23 dicembre: una nuova avventura dal triplice obiettivo. Se la costituzione del museo orale è un traguardo da raggiungere nel breve termine, l’auspicio è quello di una semina di ben più lunga durata.
Innanzitutto c’è la volontà di collegare l’esperienza di Gap ad altre realtà culturali nazionali dedicate all’arte. Presenti all’appuntamento quindi Marianna Fazzi di Seminaria Sogninterra – festival di arte contemporanea che si tiene ogni due anni a Maranola (Latina) che fa del coinvolgimento dei cittadini il punto forte per “ridurre le distanze tra pubblico e creatore” –, Massimo Palumbo di Calenart – museo all’aperto di Casacalenda (Campobasso) che negli anni si è arricchito di installazioni permanenti come Efesto di Hidetoschi Nagasawa, Senza Nome di Adrian Tranquilli, Il poeta di Costas Varotsos, Omaggio a Franco Libertucci di Massimo Palumbo – e Franco Sacchetti, Gisela Fantacuzzi e Francesca Saraullo di Riabitare il futuro, progetto di residenze creative nelle quattro province abruzzesi che sfociano in spettacoli che coniugano danza teatro e arti performative.
Una rete di esperienze artistiche e condivisione per gettare le basi per un turismo sostenibile. Lo ha confermato anche Lucia Giardino nel suo intervento: “Durante tutte queste esperienze portiamo un contributo economico alle attività locali, anche se piccolo. L’arte è economia, spesso nei piccoli centri abitati non si considera questo”.
La sfida di M_ORALE è già partita, l’obiettivo è aprire al pubblico il primo nucleo del museo nell’agosto 2017.