“Notiamo con stupore come l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, che fino a qualche mese fa veniva un giorno sì e l’altro pure a Vasto a dar manforte al suo portaborse Francesco Menna, allora candidato sindaco, ora primo cittadino del Pd, adesso parla per bocca di Pasquale Flacco, manager della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, affidando a lui il compito di difendere l’indifendibile”. E’ la controreplica di Marco di Michele Marisi a Pasquale Flacco, manager della Asl provinciale, riguardo alla sospensione per carenza di personale degli esamio diagnostici nel reparto di radiologia dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.
“Flacco, rispetto alla problematica sollevata circa la cancellazione della possibilità per i cittadini di svolgere una radiografia nell’ospedale di Vasto, costringendoli così ad andare ad Atessa, Lanciano o a percorrere la strada del privato, liquida tutto definendo il nostro intervento ‘una provocazione’. Ma quale provocazione? Questo Flacco si rende conto di come è ridotto il San Pio da Pietrelcina? Si rende conto che chi non può pagarsi il viaggio per andare fuori città per un esame banale come i raggi, non può curarsi? È Flacco che provoca e che assieme a Paolucci, al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ed al sindaco di Vasto Francesco Menna, sta portando all’esasperazione gli utenti del nosocomio vastese.
Piuttosto che impiegare tempo a cercare, peraltro maldestramente, di salvare la faccia ai suoi amici del Partito democratico, scrivendo repliche che hanno lo stesso odore del fumo, pensasse a ripristinare immediatamente un servizio fondamentale come quello delle radiografie, e a varare un piano di potenziamento dell’ospedale di Vasto, che non può essere subordinato ad alcun altro nosocomio. Pasquale Flacco, visto che ci si trova, andasse a vedere le liste d’attesa per fare altri esami o interventi, se riesce in una giornata intera a sfogliarle tutte. Di cosa parla il manager della Asl Lanciano-Vasto-Chieti? Questa città e questa comunità non sono disponibili a farsi prendere in giro né da lui, né tantomeno da chi da questo territorio continua ad attingere senza dare nulla, anzi proseguendo in un progetto scientifico di depauperamento”.